Brexit, il Regno Unito rinuncia al semestre di presidenza del Consiglio dell'Ue

La premier britannica lo ha comunicato al presidente del Consiglio europeo. Theresa May oggi incontra la cancelliera Merkel e Hollande

Brexit, il Regno Unito rinuncia al semestre di presidenza del Consiglio dell'Ue

Il Regno Unito ha rinunciato alla presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea. Un passaggio obbligato che è stato ufficializzato oggi dall'ufficio del primo ministro Theresa May. Sarebbe stato paradossale vedere un paese con un piede fuori dall'Ue alla guida di una delle istituzioni più importanti, per questo durante l'incontro con il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, Theresa May "ha proposto che il Regno Unito rinunci alla presidenza a rotazione, attualmente prevista per la seconda metà del 2017, sottolineando che dovrebbe rendere prioritari i negoziati per lasciare l'Ue". "Tusk ha assicurato la premier che aiuterà a rendere questo processo il più fluido possibile", fanno sapere dal gruppo di lavoro di May.

Ogni sei mesi gli stati membri dell'Unione Europea assumono a turno la presidenza del Consiglio dell'Ue, coordinandone il funzionamento e dettandone l'agenda. Fino a fine anno questo compito è affidato alla Slovacchia, dopodichè toccherà a Malta. Nel secondo semestre del 2017 appunto, sarebbe stato il turno del Regno Unito. Il Consiglio dell'Unione Europeo è un organo diverso dal Consiglio europeo. Quest'ultimo ha un presidente che rimane in carica per due anni e mezzo (attualmente è Donald Tusk) ed è composto dai capi di stato o di governo dei paesi membri.

Regno Unito, prima uscita all'estero da premier per May

Oggi la premier britannica vedrà a Berlino Angela Merkel, nella sua prima visita all'estero. Dopo Berlino sarà la volta di Parigi dove incontrerà François Hollande. "Queste riunioni saranno un'occasione per forgiare un solido rapporto di lavoro sul quale basarci e che conto di poter sviluppare con altri leader nell'Unione Europea nelle settimane e nei mesi a venire", ha fatto sapere May che ha chiarito di non voler sottovalutare "la sfida di negoziare la nostra uscita dall'Unione Europea". "Credo fermanente - ha però detto - che poter parlare in modo franco ed aperto sulle questioni che dobbiamo affrontare sarà una parte importante di un negoziato di successo".

Con Merkel, in particolare, oggi May avrà una cena di lavoro, in cui è molto probabile la leader Tory ripeta quanto detto nel suo primo giorno di incarico da capo dell’esecutivo: "Faremo della Brexit un successo", erano state le sue parole. May, che a ottobre al Consiglio europeo incontrerà per la prima volta gli altri 27 leader dei paesi membri dell’Unione, ha intenzione di avviare il divorzio da Bruxelles, attivando l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, entro la fine del 2016.

La premier ha fatto sapere che la procedura sarà avviata solo dopo che Londra avrà concordato con Scozia, Galles e Irlanda del Nord (le altre tre nazioni che oltre all’Inghilterra compongono il Regno Unito) le modalità di uscita dal recinto comunitario.

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