Dopo 40 anni uno dei gialli più inquietanti degli Stati Uniti sembrarisolto. La polizia della California, infatti, ha reso noto di aver arrestato un uomo sospettato di essere il "killer del Golden State", responsabile di una serie di omicidi e stupri in California negli anni '70 e '80. "Martedì, un mandato di arresto è stato presentato" contro James DeAngelo (72 anni), ex agente di polizia accusato di omicidio e stupro con circostanze aggravanti. "È stato identificato dopo quarant'anni di ricerche attraverso l'analisi del dna", ha fatto sapere il procuratore distrettuale di Sacramento, Anne Marie Schubert. Il sospetto è che l'uomo abbia assassinato 12 persone e ne abbia stuprate oltre 50 tra il 1976 e il 1986. Deve rispondere anche di 120 rapine.
A riaprire le indagini è stato un libro ("I'll Be Gone in the Dark") scritto da Michelle McNamara, che si era appassionata al caso. Uno degli investigatori che ha lavorato al caso, Paul Holes, ha fatto sapere che il presunto killer seguiva le notizie sui suoi crimini ed era solito cambiare il modo in cui attaccava le vittime, oltre a cercare di coprire le proprie tracce. Non aveva tenuto conto, però, dello sviluppo scientifico e delle possibilità che vi sono oggi di rinvenire tracce di dna.
Il primo crimine avvenne il 18 giugno 1976.
Un uomo mascherato si introdusse in una casa, all'interno della quale dormivano mamma e figlio di tre anni: dopo averli bendati e legati entrambi stuprò la donna. Continuò a seminare il panico, prendendo di mira all'inizio donne sole con figli. In seguito, fino almeno al 1986, attaccò anche diverse coppie penetrando nelle loro case.
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