Caso security: il principe Harry querela i tabloid

Dopo Meghan Markle anche il principe Harry ha deciso di querelare per diffamazione i tabloid in merito alla battaglia legale sulla propria scorta

Caso security: il principe Harry querela i tabloid

Il principe Harry vuol portare in tribunale la Associated Newspapers Limited, che pubblica il Daily Mail e il Mail On Sunday, con l’accusa di diffamazione. Come ha già fatto Meghan Markle, che si è scagliata contro il gruppo editoriale a causa della pubblicazione di una lettera che inviò a suo padre, Thomas Markle, nell’agosto 2018. La causa della nuova azione legale, spiega il Telegraph, riguarderebbe la richiesta, da parte del duca di Sussex, della scorta che l’Home Office gli ha revocato nell’estate del 2021.

Battaglia legale

Un portavoce dei Sussex ha confermato al People che il principe Harry ha intrapreso una battaglia legale contro la Associated Newspapers Limited, nello specifico accusando il Mail On Sunday e il Daily Mail, i giornali pubblicati dal gruppo editoriale, di diffamazione. Sembra, infatti, che i tabloid abbiano scritto che il duca voleva tenere segreto il ricorso contro il Ministero dell’Interno britannico (Home Office) per quel che concerneva la richiesta della security per i futuri viaggi nel Regno Unito. È possibile che Harry si riferisca, in particolare, a un articolo pubblicato dal Mail on Sunday e riportato dal Daily Mail il 19 febbraio 2021, dal titolo “Come il principe Harry ha cercato di tenere segreta la sua battaglia legale contro il governo sulla security”.

Nel pezzo viene sostenuta la teoria secondo cui il duca di Sussex avrebbe tentato di nascondere all’opinione pubblica i dettagli della sua faida legale con l’Home Office, ma quest’ultimo non avrebbe accettato questa linea di condotta, facendo sapere: “Ci deve una ragione sufficientemente valida, nell’interesse pubblico, per giustificare un allontanamento dalla open justice”. Con “Open Justice” si intende il principio giuridico della trasparenza, in modo da garantire processi equi e la tutela dei diritti delle parti coinvolte. Lo scorso 23 febbraio il principe Harry avrebbe presentato i documenti per la querela alla High Court di Londra, scrivendo un nuovo capitolo nel caso security che lo vede coinvolto.

La richiesta della scorta

Lo scorso gennaio il principe Harry ha inviato una lettera di pre-azione al Ministero dell’Interno britannico, chiedendo che gli venisse restituita la scorta revocata, a causa della Megxit, nell’estate del 2021. Il duca considererebbe “un pericolo” tornare nel Regno Unito senza la protezione della security. A tal proposito i suoi legali hanno spiegato: “Il principe Harry ha ereditato un rischio per la sicurezza alla nascita e per tutta la vita. Rimane il sesto in linea di successione al trono, ha servito due turni di combattimento in Afghanistan e negli ultimi anni la sua famiglia è stata sottoposta a ben documentate minacce neonaziste ed estremiste. Il Regno sarà sempre la casa del principe Harry e un Paese che vuole che sua moglie e i suoi figli siano al sicuro. Con la mancanza di protezione della polizia, c’è un rischio personale troppo grande”.

Harry è disposto a pagare pur di ottenere la sicurezza garantita agli altri membri della royal family, giudicando inammissibile il fatto che le sue guardie del corpo non possano accedere alle informazioni riservate di Scotland Yard. In tribunale l’avvocato del principe, Shaheed Fatima, ha contestato: “La richiesta di Harry testimonia che lui non si è sentito affatto al sicuro quando, la scorsa estate, è venuto in visita nel Regno Unito con il tipo di disposizioni di protezione ancora in vigore…Va da sé che il principe voglia tornare in Inghilterra per vedere la famiglia e gli amici, oltre che per sostenere le charity che gli stanno così a cuore. Del resto questa sarà sempre casa sua”.

L’Home Office, però, non è d’accordo e ritiene non solo che la cifra offerta dal duca per il pagamento della sicurezza sia “irrilevante”.

Inoltre, dopo la Megxit, i Sussex non avrebbero più diritto alla security, quindi l’assegnazione di una scorta sarà valutata “di volta in volta”, in base alle ragioni dei futuri viaggi di Harry nel Regno Unito. La vicenda rischia di diventare un nuovo scandalo e persino di creare un precedente in concomitanza con il Giubileo di Platino per i 70 anni di regno della regina Elisabetta.

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