L'avrebbero ritrovata sul luogo della sparatoria che ha portato alla morte di Keith Lamont Scott e quella pistola, con le impronte dell'uomo sopra, potrebbe essere il punto di svolta nelle indagini e spiegare perché l'afroamericano sia stato freddato dalla polizia, dando il via a proteste e scontri che ancora continuano.
È la Cnn a sostenere che su un'arma rivenuta a Charlotte, nella Carolina del Nord, ci sarebbero le impronte del 43enne ucciso dagli agenti, in circostanze che sono ancora da chiarire.
Un filmato diffuso ieri dalla famiglia e registrato dalla videocamera di un cellulare mostra i momenti appena precedenti alla sparatoria. La moglie dell'uomo, Rakeyia Scott, implora i poliziotti di non aprire il fuoco, sostenendo che il marito non è armato. Poi gli spari e le parole disperate: "Sperate che sia ancora vivo...". Inutilmente.
Il video non chiarisce se Lamont Scott fosse davvero armato o meno. E se un'analisi delle immagini - scrive The Intercept - sembrava far pensare che un'arma non ci fosse, un'altra immagine scattata da un testimone appena dopo gli spari mostra invece un'arma sull'asfalto vicino al corpo dell'uomo morto.
Intanto, per la quarta notte, a Charlotte sono continuate le proteste. La città è militarizzata e sottoposta al coprifuoco dopo quanto successo, ma se nei giorni scorsi gli scontri erano stati frequenti, le manifestazioni si sono rivelate questa volta pacifiche.
La richiesta principale dei manifestanti, in strada da quattro giorno, è che la polizia
pubblichi i video ripresi dalle telecamere degli agenti, per chiarire quanto avvenuto al momento della sparatoria in cui Lamont Scott ha perso la vita. Una prospettiva a cui finora le autorità hanno risposto con un "no".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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