"Lo sapevi che ogni anno, nel solstizio d’estate, migliaia di cani vengono presi a raccolta per essere mangiati a Yulin, in Cina, durante il Festival della carne di cane?". Inizia così il testo della petizione, disponibile su change.org, che chiede di annullare il festival della carne di cane di Yulin, città di quasi 6 milioni di abitati del sud-est della Cina.
Al momento la petizione è stata sottoscritta da circa 3 milioni e 600 mila persone. Non abbastanza per indurre gli organizzatori del "festival della mattanza", come l'ha chiamato qualcuno, a porre fine a una bieca tradizione cominciata 10 anni fa nella città-prefettura della regione del Guangxi. Anche quest'anno, dal 21 al 30 giugno, Yulin sarà la sede del Lychee and Dog Meat Festival, in cui migliaia di cani saranno uccisi e mangiati direttamente sul posto. In Cina, il consumo della carne di cane risale a circa 4 mila anni fa. Secondo i dati della World Dog Alliance, nel mondo ogni anno si mangiano 30 milioni di cani, di cui 10 milioni solo in Cina. E il 70 per cento di essi sono sottratti alle famiglie.
Destino condiviso purtroppo dalla maggior parte degli esemplari che hanno la sfortuna di finire dentro le gabbie metalliche allestite negli stand di Yulin su iniziativa di alcuni venditori. La prima edizione del festival si è svolta nel 2009, su input dei commercianti di carne di cane. L'idea è stata approvata dalle autorità locali, che hanno trasformato la città nel punto di riferimento nazionale per coloro che si nutrono della carne di quelli che dovrebbero essere solo degli animali domestici. Da anni l'Occidente chiede al governo del Dragone metta fine a questa terribile usanza. Che a Yulin, però, si trasforma in una carneficina.
The Road To Yulin
— Wild Animal Awareness (@WWA_Awareness) 20 giugno 2019
June 21 2019
Dogs packed in trucks heading to the Yulin dog meat festival that begins on Friday in Yulin, China #AnimalRights #Animals #Dogs #Cats #StopYulinForever #China #BBCNews #SkyNews #CNN #Chinatradeweek #ChineseShame #YulinDogMeatFestival pic.twitter.com/plDjy6OpyA
The stain on humanity that is #YulinDogMeatFestival ready to start.
— Scotland for Animals (@ScotforAnimals) 20 giugno 2019
Dogs tortured to death. Burned, and boiled, and skinned alive.
To the Chinese activists fighting this and other horrors every day, you have our undying respect. pic.twitter.com/ZYwlEVhzB3
Vittime alcune migliaia di animali, che dal momento in cui finiscono tra le mani dei loro aguzzini vedono avvicinarsi lentamente la loro fine. Alcuni rubati alle loro famiglie, altri trovati in strada e buttati in gabbia, per essere trasportati a Yulin. A volte il viaggio è lunghissimo e quasi sempre gli animali vengono lasciati per giorni senza cibo né acqua. Quindi la parte più orrenda, "ordinati" da visitatori e turisti, seviziati e trucidati, cotti e mangiati. Come se fosse una cosa normale. Eppure non tutti i cinesi si cibano di carne di cane. Al contrario, il 70% di loro non l'ha mai fatto e il 64% si dice favorevole alla chiusura del festival. Ma nonostante gli appelli provenienti da ogni parte del mondo, commercianti e autorità locali hanno sempre fatto orecchie da mercante. Nel mondo, il 21 giugno comincia la bella stagione. A Yulin, invece, l'inizio dell'estate fa partire la terribile mattanza.
Ma il problema del consumo di carne di cane non è un'esclusiva della Cina.
In Italia, la deputata di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla ha presentato un disegno di legge per vietare la macellazione di cani e gatti, nonché la loro commercializzazione e consumo. Prevista la reclusione da due mesi a un anno e una multa da 2 mila fino a 50 mila euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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