"Le violenze ai danni di oltre 90 donne da parte di circa 1000 persone di origini nordafricane non sono state immediatamente denunciate dai media tedeschi". A muovere quest'accusa è la Cnn. L'emittente televisiva statunitense ha dato ampio spazio alle descrizioni di quanto avvenuto la notte di Capodanno presso la stazione di Colonia, continuando tutt'oggi a descrivere una situazione in cui integrare le nuove persone giunte negli ultimi mesi in terra tedesca risulti essere un processo lungo e difficile. A differenza di altri media internazionali, che accusano la Merkel di essere la principale responsabile di questa situazione, la CNN ha però puntato il dito soprattutto contro il sistema mediatico tedesco. Ritenuto colpevole di avere ignorato i fatti in un primo momento. E di avere poi omesso di diffondere dettagli e informazioni molto importanti e significative: come le origini degli aggressori.
"Sui social networks i cittadini tedeschi si lamentano che i media abbiano diffuso le origini e l'identità culturale dei colpevoli solo tardivamente, quando tale informazioni erano già state ampiamente diffuse sul web" denuncia la CNN. "La Germania è il Paese che ha accettato il numero più alto di migranti, ma molti tedeschi protestano contro tutto ciò e si chiedono se possa essere possibile che essi si adattino ai propri usi e costumi. In particolare per quanto riguarda le persone musulmane".
Quella della nazionalità è una questione molto sentita in Germania. Per ovvi motivi storici le istituzioni e i media tedeschi sono molto sensibili alla tutela delle minoranze etniche e culturali.
Il codice deontologico dei giornalisti, per esempio, proibisce di rendere note le origini delle persone a meno che queste non siano strettamente necessarie per avvalorare la notizia. Cosa che nel caso di Colonia non è stata ritenuta inizialmente tale, finchè non sono divampate le proteste online.
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