Le compagnie aeree vietano il passaggio dagli spazi aerei di Iran ed Iraq

In Europa, così come in America ed estremo oriente, molte compagnie aeree hanno comunicato di aver disposto rotte alternative in grado di evitare il passaggio dai cieli di Iran ed Iraq. Ecco le misure definite "di prudenza" prese dopo i raid di questa notte contro le basi americane

Le compagnie aeree vietano il passaggio dagli spazi aerei di Iran ed Iraq

È stata una notte infuocata sui cieli del medio oriente. Poco dopo la mezzanotte, da Teheran è arrivato l’ordine di far scattare l’operazione “Soleimani Martire”, volta a vendicare l’uccisione del generale iraniano.

Diversi missili sono stati lanciati in direzione di due basi americane in Iraq, una poco lontana da Baghdad e l’altra invece nella regione autonoma curda. Poco prima dell’alba invece, un aereo ucraino si è schiantato non distante dall’aeroporto di Teheran: era decollato da qui appena tre minuti prima.

Quest’ultimo episodio dovrebbe comunque essere slegato dal raid iraniano in Iraq. Lo stesso governo ucraino ha fatto sapere, tramite una nota, che il velivolo si è schiantato nelle fasi immediatamente successive al decollo a causa di problemi di natura tecnica. Forse un incendio ai motori ha provocato un disastro che ha ucciso tutte le 175 persone a bordo.

Anche da Teheran hanno fatto sapere che la tragedia aerea nulla c’entra con l’offensiva lanciata sugli obiettivi Usa in Iraq. E questo per smentire quanto fatto trapelare in mattinata dalla tv saudita al-Hadath, secondo cui il velivolo sarebbe stato centrato per errore da un missile dei pasdaran. Un’ipotesi quest’ultima che sembrerebbe scartata anche da molti ambienti diplomatici, orientati invece sul sospetto della fatalità.

Ad ogni modo, dopo gli ultimi eventi tra Iran ed Iraq, molte compagnie aeree stanno in queste ore prendendo provvedimenti circa il divieto di sorvolo da operare all’interno dello spazio aereo dei due paesi maggiormente coinvolti dalle ultime vicende politiche e militari.

A livello europeo, sia Air France che Lufthansa hanno annunciato l’interruzione del passaggio dei propri aerei all’interno dello spazio aereo iraniano ed iracheno. Dunque, tutti i voli intercontinentali diretti in estremo oriente percorreranno altre rotte e non passeranno dall’area interessata dalle più recenti tensioni internazionali. Questo ha voluto significare inoltre che sia dalla Francia che dalla Germania non partiranno voli verso Teheran.

Per quanto riguarda Alitalia, la nostra compagnia di bandiera da qualche anno non effettua collegamenti diretti con l’Iran. Inoltre, come hanno specificato alcuni funzionari dell’azienda all’AdnKronos, i voli diretti in India o verso le Maldive seguono già delle rotte che non prevedono i passaggi dallo spazio aereo iracheno ed iraniano. Alitalia dunque non ha dovuto prendere alcun provvedimento correttivo o di prudenza.

In Russia l’ente federale per l’aviazione ha sconsigliato di passare non solo al di sopra dello spazio aereo dell’Iraq e dell’Iran, ma anche nella porzione di cielo sovrastante il golfo persico ed il golfo dell’Oman.

Dagli Stati Uniti, la Federal Administration Aviation (Faa) ha fatto sapere i motivi della prudenza imposta anche alle compagnie americane: “In situazioni del genere – scrivono dalla Faa – potrebbero esserci errori di calcolo, di valutazione o relativi all’identificazione”. Meglio dunque stare alla larga in queste ore da scenari considerati potenzialmente pericolosi.

Nelle ore successive all’attacco iraniano, sono arrivate dall’estremo oriente le prime decisioni delle varie compagnie aeree circa lo stop del passaggio dallo spazio aereo di Baghdad e di Teheran.

Dalla Singapore Airlines all’australiana Qantas, passando per la taiwanese Eva Air e dalla Malaysia Airlines, tutte queste società già questa mattina avevano comunicato il cambiamento delle proprie rotte verso l’Europa. Una misura che dovrebbe restare in vigore anche nelle prossime ore.

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