Da Teheran smentiscono tutto, ma la fonte statunitense citata dal New York Times, ancorché coperta dall'anonimato, non sembra avere dubbi. Le autorità iraniane, a marzo di quest'anno, hanno rilasciato cinque uomini di al-Qaida, nell'ambito di uno scambio di prigionieri contro la filiale yemenita del gruppo (Aqap).
Tra gli uomini rilasciati ci sarebbe anche Saif al-Adl, un membro di spicco del gruppo jihadista, con un ruolo nel Consiglio della shura, che dopo la morte di Osama Bin Laden si occupò della gestione di al-Qaida. I cinque sarebbero stati rilasciati perché Aqap ha in mano un diplomatico iraniano, Nour Ahmad Nikbakht, rapito a Sana'a nel luglio 2013.
Gli analisti che seguono da vicino le evoluzioni di al-Qaida avvertono che il fatto potrebbe essere rilevanti, perché i prigionieri scarcerati sono membri di
spicco dell'organizzazione. Al-Adl è tra i terroristi più ricercati dagli Stati Uniti e accusato di avere avuto un ruolo strategico nella preparazione degli attentati del 1998 alle ambasciate americane in Africa orientale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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