Così l'Isis e i Soprano "smerciano" migranti

Andreas Frank, investigatore privato che da decenni osserva le organizzazioni criminali di tutto il mondo: "I Soprano sono un'organizzazione criminale libica dedita al traffico di esseri umani"

Così l'Isis e i Soprano "smerciano" migranti

"I Soprano sono un'organizzazione criminale libica dedita al traffico di esseri umani. Hanno ripreso il nome dalla famiglia mafiosa della nota serie americana, ma non si occupano delle stesse attività delle mafie italiane. Al contrario, collaborano con l'Isis per trasformare le persone che scappano dalla guerra in merce da trasportare sulle coste italiane". A raccontarlo è Andreas Frank, investigatore privato che da decenni osserva le organizzazioni criminali di tutto il mondo. Alto, di corporatura robusta, scuro di capelli e con due grossi baffi neri, Frank ha iniziato a lavorare come "investigative banker" per conto di Goldman Sachs negli anni '70, occupandosi di riciclaggio. "Il mio compito era quello di controllare la provenienza dei fondi che si pensava potessero avere una provenienza illecita. Lavorando in questo campo ho potuto vedere come tutte le organizzazioni criminali del mondo riciclano i propri soldi nei mercati occidentali e nascondono i propri miliardi nei caveau delle banche europee". Diventato uno dei massimi conoscitori mondiali di questo campo, Frank ha abbandonato il settore bancario per fondare una società di investigazione privata. Tra i suoi clienti si annoverano il Mossad, il Pentagono e la polizia tedesca, della quale è consulente. La sua decennale esperienza nel mondo del crimine organizzato lo hann portato ad avere una certezza: "Le organizzazioni criminali collaborano sempre con i gruppi terroristici con cui condividono la stessa area geografica".

Come mai?

"Perché i gruppi terroristici hanno bisogno di autofinanziarsi. E per farlo hanno bisogno di servizi che solo le organizzazioni criminali forniscono. Per esempo armi e documenti falsi. In questo modo si crea un rapporto che spesso diventa sovrapposizione. Speso diventa difficile capire quando termini la dimensione politico-militare e inizi quella puramente criminale".

È un caso riscontrato nei guerriglieri colombiani, nei combattenti irlandesi dell'Ira, nell'eversione nera dell'Itaia degli anni '70 e di quasi tutti i gruppi terroristici dell'ultimo secolo. Compresi quelli del Medio Oriente. In quest'ultima area geografica Frank sta concentrando le ricerche degli ultimi anni. "La grande problematica dell'Europa e dell'Occidente è oggi la questione migranti, che parte da quelle zone", spiega. Le sue ricerche a tal proposito hanno portato a risultati riconosciuti come validi da tutte le polizie del mondo. Con i materiale raccolto Frank sostiene di potere dimostrare che tutti i gruppi terroristici mediorientali svolgono pesanti attività criminali di autofinanziamento. Tra di essi i Talebani afghani, gli Hezbollah libanesi e soprattutto l'Isis. Quest'ultima ha creato un meccanismo criminale che crea, incentiva e sfrutta i flussi migratori verso l'Europa. Con la cooperazione dei Soprano libici. "Nelle mie indagini ho fatto emergere le prove di come l'Isis e i Soprano organizzino insieme una vera e propria tratta dei migranti.

Il motivo?

"Entrambi ci fanno tantissimi soldi e hanno quindi interesse a collaborare pur essendo due organizzazione nate in modo molto diverso. L'Isis si è formata come gruppo di combattenti della guerra santa, quindi come gruppo terroristico politico militare, mentre i Soprano sono nati come criminali e si sono affermati con il vuoto di potere lasciato dalla caduta di Gheddaffi. Nelle rispettive differenze hanno capito che generare e sfruttare i flussi migrrebbe arricchito entrambi, per cui hanno iniziato una collaborazione malavitosa che oggi rende difficile capire quando nell'Isis finisca l'attività militare e inizi quella criminale".

In che modo questi due gruppi generano e sfruttano i flussi migratori?

"L'immigrazione è ciò che crea il contatto e la sinergia tra questi due gruppi, che si dividono i compiti. L'Isis costringe le popolazioni della Siria a migrare con metodi che sono incredibimente uguali a quelli utilizzati da Hitler con gli ebrei. Chiedendo loro un contributo per la guerra santa ne sequestra fino al 90per cento delle ricchezze, tra cui le case e costringe molti giovani ad arruolarsi nelle loro file. L'unica altrenativa per queste persone è dunque la fuga. I Soprano gestiscono i barconi che dalla Libia portano le perone sulle coste italiane. Nelle mie indagini ho fatto emergere come il capo dei Soprano, una persona chiamata Il Generale, abbia pagato delle tangenti ai capi dell'Isis, che è presente sia in Siria che n Libia, perchè facessero convergere i fuggiaschi sule coste da lui controllati. L'Isis garantisce ai profughi una via sicura che dalla Siria li porti sulle coste del Mediterraneo controllate dai Soprano, che a quel punto li trasportano in Europa".

Come vengono ricavati e poi riutlizzati i guadagni?

"L'Isis ci guadagna attravreso i sequestri dei beni di chi fa fuggire e con le tangenti che chiede ai Soprano per far convergere verso di loro i migranti. Quei soldi vengono poi reinvestiti soprattutto per pagare i propri militari. Chi pensa che le truppe jihadste siano composte solo da gente che crede veramente in ciò per cui lotta sbaglia. La gran parte di loro sono dei mercenari, che se il Califfo non riuscisse più a pagare lo abbandonerebbero. I Soprano ci guadagnano in due modi: prima di tutto con i soldi che i migranti pagano loro per l'attraversata, cosa che generalmente csta 6mila euro a persona; in secondo luogo fa accrescere il proprio prestigio criminale. Trafficando in esseri umani verso il Sud Italia i Soprano sono entrati in contatto con le mafie italiane, che permettono l'approdo dei barconi. Ho assistito a diversi casi in cui i migranti venivao fatti sbarcare sulle coste della costiera ionica calabrese, dove venivano immediatamente ingaggiati come braccianti negli aranceti, entrando così immediatamente in un circuito economico gestito dalla 'ndrangheta. Purtroppo questa immigrazione sta risultando essere empre più un mezzo attarverso cui le diverso organizzazioni criminal si connettono e creano interessi condivisi. Putroppo il mondo criminale è molto più al passo della globalizzazione di quello legale. Molti di questi profughi, però, non rimangono in Italia. La maggior parte di loro sogna la Germania. Dove dall'Italia arrivano senza problemi sognando di trovare un Eldorado che invece non trovano. Solo una minima parte di loro ha le competenze per lavorare nel mercato tedesco, per cui la grandissima parte di loro vive nei campi di accoglienza aspettando delle novità che non arrivano. La stragrade maggornaza di loro è giovane e di sesso maschile e si trova nell'immediato di fronte a tre scelte: o aspettare che il governo tedesco faccia qualcsa per loro, oppure aderre a cellule criminali o terroristiche, che i Germania già ci sono, che offrano loro tanti soldi in poco tempo. Le due ultime possibilità sono quelle più plausibili, pertanto dobbiamo aspettarci un rafforamento dei gruppi criminali e terroristici in Germania e in tutta Europa. È inutile negarlo: anche chi non parte con intenti delittuosi in questa situazione è molto facile che vada sulla cattiva strada".

Di chi sono le responsabilità politiche per questa situazione?

"Innanzitutto di Angela Merkel. Con la sua scelta di annunciare pubblicamente l'apertura delle frontiere ha facilitato il gioco ai trafficanti. Durante le mie indagini è emerso di come sia l'Isis che i Soprano diffondano tra la popolazione il mito della germania, descrivendolo come un paradiso che non è. Così facendo le persone saranno incentivate a investire economicamente tanti soldi per un viaggio verso l'Europa che troveranno diversa da come si aspettavano e dove quindi rischiano di andare alla deriva. Aprendo le frontiere la cacelliera non ha fatto solo un danno alla Germania, ma tutti i Paesi europei, soprattutto quelli mediterranei. Mi chiedo spesso come abbia potuto essere così irresponsabile. La risposta che mi sono dato è che segua solo i sondaggi, che fino a qualche mese fa sostenevano che la maggioranza dei tedeschi fosse favorevole all'apertura delle frontiere. Oggi che non è più così, come dicono sempre i sondaggi, è ormai tardi".

Quali sono le misure che la Germania, l'Italia e l'Europa dovrebbero adottare immediataente per fare fronte a questa crisi?

"Innanzitutto non lanciare messaggi sbagliati ai migranti e fare capire loro che l'Europa non è il paradiso che pensano essere. Poi controllare le frontiere, perchè non facendolo fanno il gioco dei trafficanti. Dal punto di vista operativo sarebbe necessario sequestrare i beni dei criminali per indebolirli economicamente e logisticamente, nel modo in cui le autorità italiane sequestrano i beni mafiosi. Il punto decisivo, però, dal mio punto di vista è l seguente: combattere il riciclaggio dei proventi del traffico di esseri umani tramite un'approfondita indagine bancaria. È quello che faccio io per alcuni dei miei clienti. Le organizzazioniusano mezzi altamente sofisticati. Non pagano in contanti, ma tramite transazioni bancarie che sono rintracciabili. Nelle mie indagino mi sono più volte imbattuto in casi in cui l'Isis nascondeva i propri proventi criminali in banche europee (soprattutto in Svizzera, Inghilterra, Germania, Francia e Belgio), che andrebbero punite severamente. Per farlo servirebbe una più intensa cooperazione tra le forze di polizia, le uniche a potere fare qualcsa di concreto.

Servirebbe più cooperazione tra i governi nazionali, che aiutassero le proprie forze dell'ordine con più soldi e sostegno. Putrtoppo i governi si muovono solo in caso di stragi che scutano l'opinione pubblica. E questo non fa che aiutare i criminali".

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