Covid-19, Londra rivela: "Quattro contagiati su cinque sono asintomatici"

Uno studio messo a punto in Gran Bretagna sui positivi al Covid-19 della Cina evidenzia come la proporzione interessi in maggioranza asintomatici

Covid-19, Londra rivela: "Quattro contagiati su cinque sono asintomatici"

Il Covid-19 contagia con molta facilità - questo è noto - , ma una delle complicazioni principali di questa che assomiglia ad una vera e propria "battaglia", stando a quanto emerso da uno degli ultimi studi messi a punto in Gran Bretagna, dipende da quella che abbiamo già avuto modo di chiamare "folla silenziosa": gli asintomatici, che con buone probabilità rappresentano anche la maggioranza numerica dei positivi al nuovo coronavirus.

Anzi, il British Medical Journal ha svelato uno degli elementi di questa pandemia. Lo stesso elemento che nel corso del tempo sembra assumere le fattezze di qualcosa di più di una semplice ipotesi: all'interno di una proporzione che prevede la presenza di cinque persone positive, quattro risulterebbero prive di sintomatologie palesi.

Il che, nel caso venisse confermato, confermerebbe perché i tamponi a pioggia rappresentino una delle armi migliori per contenere e stroncare la diffusione pandemica dei contagi. Il virus, insomma, sarebbe in grado di risultare invisibile attraverso più di una declinazione: quella per cui non è visibile all'occhio umano, che è scontata per un virus, ma anche quella mediante cui, con una certa incidenza statistica, evita di produrre sintomi sulle persone. Il dato, che per ora può essere condito da qualche condizionale, vale per i casi analizzati tra quelli che hanno interessato la Repubblica popolare cinese. Bisognerà verificare, dunque, l'estendibilità del ragionamento anche per l'Europa, per gli Stati Uniti e per il resto del mondo.

Una parte dell'articolo pubblicato sulla fonte sopracitata è stata citata da Libero: "Molti esperti ritengono che casi inosservati e asintomatici di infezione da coronavirus possano essere un’importante fonte di contagio". E scovare gli asintomatici, come abbiamo imparato in queste settimane, non è un'operazione banale.

In Italia, per esempio, sta avanzando una strategia legata ai test sierologici, che non possono sostituire i tamponi, ma che potrebbero comunque contribuire a produrre qualche passo in avanti in questa che è divenuta una vera e propria "guerra".

La velocità con cui le attività private e pubbliche saranno interessate da riaperture dipende anche dalla evoluzione degli studi medico-scientifici, che stanno procedendo senza sosta. E intercettare per tempo gli asintomatici potrebbe essere una chiave essenziale.

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