Il Cts francese: "Variante sudafricana riduce del 40% l'efficacia del vaccino"

Vista la comparsa in Francia della variante sudafricana e di altre mutazioni del Covid, il Cts sollecita Macron a imporre un terzo confinamento nazionale

Il Cts francese: "Variante sudafricana riduce del 40% l'efficacia del vaccino"

Il Comitato tecnico-scientifico francese (Cts), ossia l’organo consultivo formato da esperti preposti a suggerire al governo Macron i provvedimenti migliori per contrastare l’epidemia di Covid, ha ultimamente lanciato l’allarme riguardo agli effetti della variante sudafricana del coronavirus. Tale organo, per bocca del suo presidente Jean-François Delfraissy, ha infatti segnalato, domenica sera, una significativa perdita di efficacia dei vaccini finora sviluppati a fronte di un’infezione da parte della variante citata. Lo stesso immunologo Delfraissy ha contestualmente sollecitato l’esecutivo a imporre un terzo confinamento nazionale, quale reazione necessaria delle istituzioni transalpine all’inaspettata comparsa e alla preoccupante diffusione delle nuove mutazioni del morbo.

Ad avviso del presidente del Cts di Parigi, mentre la variante inglese della malattia sarebbe suscettibile di venire neutralizzata dagli antidoti messi a punto da Moderna e da Pfizer/BioNTech, quella sudafricana sarebbe invece decisamente resistente ai sieri finora utilizzati nel mondo contro le infezioni, dato che, ha affermato il luminare citando una ricerca americana, potrebbe "diminuire del 40% l'efficacia del vaccino”. La medesima resistenza ai sieri attualmente disponibili contro il Covid sarebbe stata mostrata, ha proseguito l’immunologo, anche dalla variante brasiliana del coronavirus. Entrambe le mutazioni sarebbero appunto “troppo poco neutralizzate” dai vaccini finora prodotti. Contrariamente a quanto dichiarato dall’esperto citato, la casa farmaceutica americana Moderna, produttrice di uno dei vaccini che stanno venendo utilizzati nel mondo contro la malattia, ha da poco assicurato che il proprio siero sarebbe efficace contro le varianti di Covid finora scoperte, anche contro le più temibili. “La vaccinazione con il siero Moderna”, hanno dimostrato gli ultimi studi effettuati dalla stessa azienda, “ha prodotto titoli neutralizzanti contro tutte le principali varianti emergenti testate, comprese 'B.1.1.7' e 'B.1.351', identificate per la prima volta rispettivamente nel Regno Unito e nella Repubblica del Sud Africa. Anche se gli anticorpi sono diminuiti di sei volte contro il ceppo sudafricano, la risposta anticorpale indotta dal vaccino è rimasta al di sopra dei livelli che dovrebbero essere protettivi”.

A fronte delle inquietanti caratteristiche delle varianti incriminate, Delfraissy ha raccomandato con forza al governo Macron di dichiarare lo stato d’emergenza nazionale e di disporre un nuovo confinamento su tutto il territorio francese. Egli ha rimarcato la necessità di drastici provvedimenti anti-infezioni affermando: “Bisognerà probabilmente andare verso un lockdown. Le varianti hanno completamente cambiato i dati di partenza”.

Nonostante le forti sollecitazioni del mondo scientifico affinché le autorità varino misure da codice rosso, dall’Eliseo filtrano per ore inviti alla calma, con dei comunicati in cui la presidenza della repubblica smentisce puntualmente le ricostruzioni giornalistiche che insistono nel parlare di un’imminente diretta tv di Macron in cui questi dovrebbe annunciare alla popolazione l’ennesimo confinamento. L’ultima nota diffusa dall’esecutivo puntualizza quindi che “nessuna decisione sarà adottata fino a mercoledì”.

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