La Farnesina avvisa gli italiani: "Rischiamo altri atti ostili"

Nel fascicolo dei carabinieri su Dacca l'ipotesi prevalente è quella di un attacco diretto all'Italia. La Farnesina chiede cautela, ma l'allerta sale a livello 2

La Farnesina avvisa gli italiani: "Rischiamo altri atti ostili"

"A Dacca volevano colpire gli italiani". Ne sono convinti i carabinieri del Ros che hanno formulato questa ipotesi come "prevalente" nell'informativa che hanno inviato in procura.

Come riporta il Messaggero, infatti, secondo gli investigatori non sarebbe casuale la scelta del locale - la panetteria Holey, molto in voga e frequentatissimo da italiani - per compiere l'attentato, anche se la Farnesina per il momento preferisce la cautela. "È certo che volevano colpire stranieri, ma è presto per dire che i nostri connazionali fossero l'obiettivo", sostengono dal ministero degli Esteri. "Cercavano non musulmani, non italiani", aggiunge Fabrizio Cicchitto, presidente della commissione Esteri di Montecitorio.

Eppure oggi la stessa Farnesina ha allertato gli italiani in Bangladesh: "Si raccomanda ai connazionali presenti a Dacca e nel resto del Paese un comportamento vigile e ispirato alla massima prudenza in particolare nei luoghi abitualmente frequentati da stranieri, e di limitare gli spostamenti, soprattutto a piedi, allo stretto necessario", si legge sul sito Viaggiare Sicuri, "In considerazione della presenza nel Paese di formazioni di ispirazione jihadista non si può escludere il rischio di possibili ulteriori atti ostili. Si raccomanda di evitare gli assembramenti specialmente nei fine settimana e durante il venerdì di preghiera, e di tenersi costantemente aggiornati sulla situazione di sicurezza nel Paese dai media locali e siti internet. Per tali informazioni si può fare riferimento ai quotidiani locali online in lingua inglese".

Intanto l'allerta antiterrorismo è arrivata a livello 2, quello di poco precedente all'attacco in corso. Chiaro segno che anche per l'intelligence l'Italia è nel mirino dei terroristi. E le parole di Matteo Renzi, che ieri a L'intervista su SkyTg24 ha parlato di attacchi sventati, lo confermano.

E i timori - non solo dell'Italia - crescono con il cambio della strategia dei jihadisti: non più obiettivi sensibili,

come stadi e monumenti, ma luoghi di incontro, ristoranti, sale concerto. Come il Bataclan di Parigi o i resort dei turisti in Tunisia. O come il ristorante frequentato da italiani nel "pacifico" Bangladesh.

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