Il giovane marine festeggiava la sera di Capodanno al pub, dove ha fatto uso della letale dose di cocaina. Cinque giorni più tardi sarà colpito da un ictus. Tanto è bastato per distruggere la vita di Carl. A raccontare i tragici fatti è la madre, Julie Ayres, che ha voluto diffondere la storia del figlio, affinché altri ragazzi non seguano il suo esempio.
La donna non nasconde la delusione, ma nonostante tutto si dimostra forte. "È straziante. Era così attivo e pieno di vita. Era una persona indipendente, con un lavoro. Ora devo pulirgli il sedere - ha raccontato la donna - ci sono giorni in cui non vorrei alzarmi dal letto, ma alla fine lo faccio sempre. Con lui mi mostro allegra, ma quando esco dall’ospedale crollo. Non sopporto di vederlo in quelle condizioni. Onestamente non credo che tornerà mai alla normalità".
L'ictus si è manifestato alcuni giorni dopo l'assuzione dello stupefacente, quando Carl ha deciso di andare a correre: l'alta pressione ha causato la formazione di un coagulo. Il giorno successivo non ha retto ed è crollato, rimanendo in terapia intesiva per diversi giorni. La famiglia gli è sempre stata vicina, decidendo di non spegnere la macchina.
A poco a poco, Carl ha iniziato a fare progressi. Tuttavia oggi, per muoversi ha bisogno di una sedia a rotelle e si trova in un centro di riabilitazione. La signora Ayres è ancora arrabbiata con il figlio ma continua nella sua battaglia quotidiana, con un pensiero rivolto a tutti i giovani che potrebbero cadere nella stessa "trappola" mortale.
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