Chi è l'uomo misterioso con cui Putin parlava il 9 maggio

Durante le celebrazioni per il Giorno della Vittoria, Putin è stato ripreso mentre camminava e parlottava con un giovane 36enne: ecco di chi si tratta e perché potrebbe essere il suo successore

Chi è l'uomo misterioso con cui Putin parlava il 9 maggio

A margine della parata del 9 maggio a Mosca per il Giorno della Vittoria, le telecamere hanno indugiato sulla chiacchierata tra Vladimir Putin e un uomo sconosciuto ai più: come si vede sul video pubblicato su Twitter si tratterebbe di Dmitry Kovalev, 36enne membro dell'amministrazione presidenziale. Secondo quanto riportato dal tweet non ci sarebbe stata la conferma ufficiale che si trattasse proprio di quell'uomo anche se il canale Telegram Baza ha fatto sapere che è proprio Kovalev, tra i potenziali successori quando lo Zar non sarà più il capo del Cremlino.

Chi è Kovalev

Per un leader che mantiene le distanze da tutti, una semplice conversazione durante un incontro ufficiale innesca inevitabilmente rumors e voci di corrodio. Putin non sarebbe in perfette condizioni di salute, anzi, a breve potrebbe dover operarsi per un cancro all'addome, intervento che lo terrebbe per qualche giorno al di fuori della scena internazionale. "Baza ha scoperto l'identità di un giovane che ha parlato di qualcosa con Vladimir Putin dopo la fine della Victory Parade", scrive Newsweek. "Durante la trasmissione in diretta, la telecamera ha catturato la loro conversazione. Alcuni canali di Telegram hanno suggerito che il giovane sarebbe un futuro successore".

I bene informati spiegano che la passione che li lega e li avrebbe fatti incontrare è l'hockey, contesto in cui sarebbe maturata una certa amicizia che li ha portati a condividere in qualche modo il Giorno della Vittoria e scambiare alcune chiacchiere confidenziali accanto e in mezzo altre figure di spicco del Cremlino. Al momento, altre informazioni dettagliate su Kovalev non si conoscono ma siamo sicuri non tarderanno ad arrivare nel corso dei prossimi giorni.

Chi è il primo candidato

In pole position per una "successione" anche di pochi giorni in caso di operazione, comunque, rimane saldamente in testa il generale russo Nikolai Patrushev, da anni fedelissimo dello Zar. Attualmente è il consigliere di sicurezza della Federazione Russa ma nel suo passato è stato anche a capo dell'Fsb russo ed è considerato pericoloso quanto Putin anche se non ha l'esperienza internazionale del presidente russo. "Patrushev è l'uomo che reclutò Putin nel Kgb. È un altro che tratta con la pistola sul tavolo. Condivide la visione del mondo propria di Putin, è diventato ricco grazie a lui e gli obbedisce. In sostanza, è come Putin. Non saremmo di fronte a un santo, questo dev'essere chiaro, ma a un ex capo dei servizi segreti russi", ha affermato a ItaliaOggi l'analista Stefano Piazza.

Le malattie di Putin

I perché di cui si parla insistentemente di successione, per lo Zar, sono due: l'età anagrafica, che avanza inesorabilmente come per tutti, e le malattie di cui soffrirebbe, non semplici, tra cui morbo di Parkinson e cancro.

In più occasioni Putin è stato visto non in ottima forma, e chi lo conosce sa che non è sempre in grado di nascondere le problematiche di cui soffre come quando, poche settimane fa, è apparso visibilmente contratto in un video di 10 minuti di fronte al ministro della difesa Shoigu, seduto a un lungo tavolo e con la mano destra sempre "aggrappata" ad esso. Che bisogno c'è di assumere tutto il tempo quella postura se si è comodamente seduti? Probabilmente per nascondere il tremolìo della mano che non sarebbe sfuggito agli occhi dellle telecamere.

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