Il vaiolo delle scimmie non fa paura ma la soglia d'attenzione, dopo i casi conclamati arrivati a poco più di 500 in tutto il mondo, si è alzata in molti Paesi ma soprattutto in Gran Bretagna dove si sono verificati i primi casi europei di contagio da uomo a uomo. È notizia delle ultime ore, tra l'altro, quella di quattro distinti studi pubblicati su Eurosurveillance per risalire alle origini della trasmissione con l'ipotesi della trasmissione sessuale come causa scatenante. A tal proposito, Londra ha creato una sorta di vademecum per evitare al 100% la trasmissione di questo virus che ha fatto il salto di specie.
Ecco le linee guida
Pubblicate sul sito internet del governo Uk, la massima raccomandazione per chi pensa di avere o ha la malattia è di evitare ogni tipo di contatto fin quando non saranno guarite tutte le lesioni e non siano scomparse le croste. E, poi, "i contagiati dovrebbero astenersi dal sesso mentre sono sintomatici, compreso il periodo di insorgenza precoce dei sintomi, e mentre sono presenti lesioni". Anche se le prove non sono scientifiche, è importante usare un preservativo anche dopo otto settimane dall'infezione. Infine, nei casi sospetti vanno indossate le mascherine (come per la pandemia) e le lesioni cutanee vanno coperte: questo perché, nello spostamento verso un centro sanitario per un controllo, si evita ogni tipo di rischio con il prossimo.
In un procedimento che riguarda, ancora una volta, il Covid-19, le persone a cui è stata diagnosticata la malattia dovrebbero isolari almeno per tre settimane mentre i contatti stretti potrebbero doversi vaccinare. Regole feree, ma alle quali ci si è abituati da due anni, anche per i sanitari con obbligo di Ffp2, guanti e occhiali. La regola è sempre la stessa: chi presenta strane eruzioni cutanee deve immediatamente contattare un esperto. "Questa nuova guida - ha affermato a Repubblica Ruth Milton, direttore per la risposta strategica al vaiolo delle scimmie dell'Ukhsa (Agenzia governativa inglese) - stabilisce misure importanti per gli operatori sanitari e il pubblico per la gestione della malattia".
La aree più colpite
Secondo gli ultimi dati, il Paese europeo più colpito è la Spagna con 120 casi davanti a Portogallo, Paesi Bassi e Germania: è quanto descritto dall'Ecdc. "Molti Paesi riportano anche casi senza alcun legame epidemiologico noto con viaggi all'estero, contatti con altri casi, animali o partecipazione a eventi specifici", spiegano gli esperti. L'Oms, comunque, ha dichiarato che il centro dell'epidemia di vaiolo delle scimmie rimane proprio il Vecchio Continente oltre alle aree in cui il virus è endemico da anni, ossia Africa occidentale e centrale. "Ora abbiamo un'opportunità fondamentale per agire rapidamente, insieme, al fine di indagare e controllare velocemente questa situazione in rapida evoluzione". ha spiegato il direttore dell'Ufficio regionale Oms, Hans Kluge.
Attenzione all'estate
Kluge ha dichiarato che bisogna spegnere sul nascere una situazione che potrebbe evolvere verso altri casi perché i viaggi e gli spostamenti estivi potrebbero
amplificare la diffusione del virus con un'ulteriore "trasmissione in Europa" che rimane elevava. Il virus, sottolinea l'Oms, "si è già diffuso sullo sfondo di diversi raduni di massa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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