Parre davvero il colmo che il figlio del primo ministro di Israele venga accusato di antisemitismo, eppure succede. Yair Netanyahu, figlio del premier conservatore Benjamin, al potere dal 2009, è finito nell'occhio del ciclone per una vignetta complottista ed antisemita pubblicata sabato sera sulla propria pagina Facebook.
Un disegno che ritrae fra gli altri il miliardario ebreo di origini ungheresi George Soros come grande burattinaio che muove come marionette gli oppositore del governo guidato dal padre. Un'immagine - denuncia l'Anti-defamation League - densa dei peggiori stereotipi antisemiti, dal mercante dal naso adunco che si frega le mani, all'ex premier Ehud Barak ritratto con i soldi in mano, a una sorta di rettiliano che aleggia minaccioso su tutto.
Non a caso l'immagine è stata immediatamente condivisa dall'ex capo del Ku Klux Klan e negazionista David Duke e dal sito neonazi e suprematista Daily Stormer: non esattamente i migliori amici del popolo ebraico. Il giovane Netanyahu, già parecchio criticato per la scorta e per gli autisti che gli sono stati assegnati da quando si muove da solo, pur abitando con i genitori al palazzo del primo ministro, ha deciso di rimuovere l'immagine senza commentare ma non ha nemmeno presentato le proprie scuse.
L'opposizione laburista non si è lasciata sfuggire l'occasione per attaccare il governo e il leader della sinistra
Avi Gabbay che ha parlato di "un giorno triste". L'iconografia antisemita della vignetta è difficilmente contestabile: lascia ancor più stupefatti, se possibile, che a veicolarla sia il figlio del primo ministro israeliano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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