Le autorità finlandesi hanno scritto a 900mila riservisti delle forze armate - tra i quali i residenti all’estero - per definire il ruolo di ciascuno di loro "in caso di guerra". Un’iniziativa che testimonia le crescenti tensioni con la Russia, con cui la Finlandia
condivide un confine di oltre 1300 chilometri, il più lungo di tutti i paesi europei fatta eccezione per l’Ucraina. La lettera indica ai singoli riservisti a quale unità o reggimento dovranno fare riferimento in caso di ostilità: "Di seguito troverete tutti i dettagli riguardanti la vostra persona e il vostro ruolo in caso di guerra. Il momento non è scelto a caso", sottolinea un riservista citato dal ’Telegraph’. "Chiaramente è dovuto ad un atteggiamento più aggressivo della Russia. Sono riservista da 15 anni ed è la prima volta che ricevo una cosa di questo tipo. Lettere come queste sono una cosa molto rara".
Il governo ha nel frattempo negato che le lettere abbiano a che fare con la crisi ucraina o con le tensioni con la Russia, ed ha fatto sapere che l’iniziativa è stata pensata due anni fa: "La lettera ai riservisti è legata al nostro piano per sviluppare le comunicazioni con i riservisti, e non alla situazione della sicurezza", ha dichiarato Mika Kalliomaa, portavoce delle Forze di Difesa finlandesi.
Ma per gli esperti non ci sono dubbi sul fatto che - per quanto l’iniziativa risalga a prima della crisi in Crimea - la lettera sia stata dettata dai timori sulle attuali intenzioni del potente vicino. A seguito dell’invasione da parte dell’Unione Sovietica nel 1939, ricordano gli analisti, ripercorrendo la storia delle relazioni tra Helsinki e Mosca, la Finlandia combatté con l’Urss un conflitto di alcuni mesi, la guerra d’inverno, al termine del quale le cedette il 10 per cento circa del proprio territorio.
Ora la situazione nella regione è sempre più instabile e "la Russia ha dimostrato di essere in grado di trasportare imponenti contingenti di truppe attraverso vaste distanze in modo molto rapido.
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