Folla pesta a sangue e dà fuoco a presunto pedofilo: choc in Messico

Accusato dello stupro e dell'omicidio della piccola Jarid, Alfredo Roblero, già condannato in passato per violenza sessuale, è stato catturato da una folla inferocita, che lo ha pestato a sangue prima di dargli fuoco

Folla pesta a sangue e dà fuoco a presunto pedofilo: choc in Messico

Una notizia a dir poco scioccante quella che arriva dal Messico, dove una folla inferocita di persone ha deciso di farsi giustizia da sola, pestando a sangue e dando fuoco ad un uomo accusato di pedofilia ed omicidio.

L'episodio si è verificato alcuni giorni fa a Cacahoatan, cittadina dello stato meridionale del Chiapas, ai confini col Guatemala. Qui il presunto colpevole Alfredo Roblero è stato giustiziato prima ancora di essere denunciato alle autorità locali e sottoposto a giudizio.

Secondo quanto riferito dalla stampa estera, l'uomo era stato accusato di aver violentato ed ucciso la piccola Jarid Cinco, una bambina di sei anni che viveva nel villaggio. La bimba era stata data per scomparsa lo scorso giovedì 9 gennaio, e proprio il giorno successivo il suo corpo esanime era stato rinvenuto sul ciglio di una strada, dove giaceva abbandonato.

I sospetti dei familiari della giovane vittima erano fin da subito ricaduti su Roblero, tanto che lo zio della piccola aveva raggiunto l'abitazione del presunto responsabile per prelevarlo di forza e condurlo alla stazione di polizia. Durante il tragitto, tuttavia, i due uomini erano stati fermati da un nutrito capannello di persone, che aveva impedito loro di proseguire oltre. Furiosi per quanto accaduto alla piccola Jarid, gli abitanti di Cacahoatan avevano già deciso il destino del feroce assassino: l'uomo doveva morire in quel momento, senza alcuna possibilità di raggiungere il vicino posto di polizia. Strappato alle mani della giustizia dalla folla inferocita, Roblero era già stato dichiarato colpevole. A questo punto, lo zio di Jarid si sarebbe fatto da parte, lasciando che i concittadini catturassero il soggetto.

In un crudo filmato diffuso dai quotidiani esteri, si vedono alcuni uomini legare Roblero ad un palo, così da esporlo alla mercé di tutti. In molti si accaniscono su lui con calci, pugni e schiaffi, dando vita ad un autentico linciaggio. Circondato dai furiosi concittadini, l'uomo viene tempestato di colpi prima di essere cosparso con del liquido infiammabile.

A questo punto qualcuno gli dà fuoco, mentre è ancora cosciente.

Avviluppato dalle fiamme, Roblero si contorce ed urla per il dolore, mentre i presenti assistono fra fischi e grida. Nessuno interviene, mentre sono molti a riprendere la scena con il cellulare.

Del caso si stanno ora occupando la polizia locale, che ha già emesso un comunicato in cui si dice ai cittadini che è vietato farsi giustizia da soli.

Le autorità di Chiapas stanno indagando sull'accaduto, certe di riuscire a risalire in breve agli autori del linciaggio.

L'inchiesta è attualmente in corso. Secondo alcune fonti, Alfredo Roblero aveva già scontato una pena in carcere dopo un altro caso di stupro.

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