Feroci polemiche sta suscitando la decisione della Bill and Melinda Gates Foundation di assegnare un premio al primo ministro indiano Narendra Modi.
L’ente filantropico ha appunto accordato al leader nazionalista del subcontinente un’onorificenza in virtù degli sforzi profusi dal premier di Nuova Delhi per prevenire la diffusione delle epidemie nel suo Paese e per migliorare i servizi igienici pubblici. Nell’assegnare a Modi tale riconoscimento, la fondazione del miliardario americano sottolinea gli effetti estremamente positivi di un’iniziativa in particolare promossa dall’esponente del partito Bjp: la “rivoluzione delle toilette”. Gates, spiega l’emittente Al Jazeera, ha infatti enormemente apprezzato l’impegno del primo ministro nell’installare in tutta l’India milioni di bagni pubblici con l’obiettivo di indurre sempre meno cittadini a “defecare all’aperto”.
La scelta della Bill and Melinda Gates Foundation di premiare Modi per la sua campagna a difesa dell’igiene è stata però subito contestata da ong e accademici, che hanno lanciato una petizione finalizzata a sollecitare il miliardario statunitense a “revocare” tale onorificenza. Tra i critici della sortita dell’ente filantropico vi sono, ad esempio, numerosi docenti universitari americani originari dell’Asia meridionale, secondo cui il premier indiano non dovrebbe ricevere alcun elogio, in quanto non sarebbe nient’altro che “un macellaio”.
A detta degli attivisti umanitari, le iniziative sviluppate dal leader nazionalista indù fin dall’inizio della sua carriera politica, cominciata all’interno dell’esecutivo dello Stato del Gujarat, sarebbero state sempre incentrate sull’“odio verso le minoranze”. Per gli esponenti della società civile, i successi conseguiti dal primo ministro di Nuova Delhi sul fronte della prevenzione delle epidemie sarebbero oscurati dalle pesanti “violazioni dei diritti umani” attribuibili ai suoi governi: “Incitamento ai linciaggi dei musulmani, revoca della cittadinanza indiana agli islamici residenti nello Stato federato dell’Assam, provocazioni militari nei riguardi del Pakistan”.
La petizione online lanciata dagli attivisti contrari alla scelta della fondazione di Bill Gates avrebbe finora ottenuto, fanno sapere i suoi promotori, quasi “centomila sottoscrizioni”.
Nonostante il montare della polemica, né l’ente filantropico americano né il Bjp hanno rilasciato commenti ufficiali sulle contestazioni maturate finora circa l’assegnazione dell’onorificenza in questione al capo del governo di Nuova Delhi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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