La polizia di Parigi, in Francia, ha avviato una collaborazione con i colleghi del Marocco per ospitare alcuni agenti nordafricani che aiutino le forze dell'ordine della capitale transalpina ad identificare e eventualmente rimpatriare i delinquenti originari del Paese marghrebino.
Come riporta Le Monde, un commissariato parigino nella zona del 18 arrondissement sta ospitando, dal 18 giugno sino a fine mese, quattro poliziotti marocchini. L'obiettivo è identificare e neutralizzare un nutrito gruppetto di connazionali (circa una sessantina fra cui diversi minorenni) che vivono allo sbando fra tossicodipendenza e microcriminalità.
Spesso questi individui, soprattutto se si tratta di minorenni, vengono sfruttati dalle reti locali della criminalità organizzata per commettere furti, scippi e traffici illeciti. Il fenomeno ha assunto dimensioni tali che si è mosso anche il ministero dell'Interno francese, che ha organizzato un incontro fra i vertici della polizia parigina e l'ambasciatore in Francia del regno del Marocco.
Dal vertice è emersa la necessità di "raccogliere informazioni per avviare indagini per l'identificazione e il rimpatrio in Marocco", scatenando peraltro le proteste di diverse associazioni impegnate nella protezione dei diritti dei migranti.
Com'era prevedibile, la voce è già giunta
alle orecchie dei giovani marocchini che hanno iniziato a spacciarsi per algerini e a spostare il raggio delle proprie operazioni in quartieri più distanti dal commissariato in cui operano i poliziotti loro connazionali.
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