Francia, bloccato il respingimento dei migranti minori verso l'Italia

Il tribunale amministrativo di Nizza blocca il respingimento di 19 minori non accompagnati stabilito dalla prefettura delle Alpi marittime

Francia, bloccato il respingimento dei migranti minori verso l'Italia

Là dove non è arrivata la politica può arrivare, a volte, la giustizia. Il tribunale amministrativo di Nizza, in Francia, ha bloccato la decisione della prefettura locale di respingere verso l'Italia 19 migranti minorenni che avevano attraversato illegalmente il confine da Ventimiglia in direzione dell'Esagono.

La decisione delle autorità governative transalpine, che avevano rifiutato l'ingresso nel territorio francese ai minori africani non accompagnati, era stata sin da subito contestata da diverse organizzazioni umanitarie sia italiane che straniere. Venerdì scorso è arrivata la decisione dei magistrati nizzardi che hanno bloccato il respingimento degli immigrati giunti oltralpe appena una settimana prima: i giovani, che provengono da Sudan, Egitto ed Eritrea, per il momento potranno restare in Francia.

In particolare i giudici transalpini hanno contestato la procedura di polizia che avrebbe posto gli stranieri di fronte ad un formulario precompilato, da riempire velocemente e senza l'aiuto di un interprete, in cui li si invitava a dichiarare che desideravano lasciare la Francia. Il tutto senza offrire loro la possibilità di rivolgersi alla procura della Repubblica o di presentare domanda di protezione internazionale.

Particolarmente interessanti, poi, le motivazioni con cui gli avvocati dei migranti hanno perorato - almeno in parte con successo - la causa dei loro assistiti: secondo France24, i legali hanno contestato il fatto che le procedure di riammissione sarebbero state "sbrigate in cinque minuti, senza esaminare approfonditamente le singole situazioni individuali, senza un interprete e senza tenere conto del fatto che in Italia i giovani stranieri non sarebbero stati presi in carico ma anzi avrebbero finito per accamparsi sotto un ponte senz'acqua né cibo, in attesa di tentare nuovamente l'ingresso clandestino in Francia."

"A Ventimiglia non ci sono le condizioni per accogliere i migranti"

Un'osservazione, quest'ultima, che fotografa perfettamente la situazione che ormai da anni si registra a Ventimiglia, dove centinaia di migranti si trascinano sbandati sulle rive del fiume Roja, senza assistenza adeguata e pronti a tutto - anche a rischiare la vita - pur di attraversare il confine.

Ora che i magistrati francesi hanno riconosciuto questa realtà, rifiutandosi di dar seguito alle procedure di rimpatrio avviate dalla prefettura delle Alpi Marittime, potrebbe aprirsi, auspicabilmente, uno spiraglio per il riconoscimento della difficoltà del nostro Paese a far fronte con le sole proprie forze a questa crisi ormai cronica.

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