Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha chiesto al suo braccio destro e ministro della Coesione territoriale, Richard Ferrand, di lasciare il governo e assumere l'incarico di capogruppo di "Republique En Marche" all'Assemblea Nazionale, la camera bassa del Parlamento transalpino. Lo riferiscono fonti dall'Eliseo. Macron ha ricevuto Ferrand, coinvolto in un'inchiesta relativa a un affare immobiliare, prima di vedere il primo ministro francese, Edouard Philippe, per mettere a punto "il calendario dei prossimi giorni".
Il "rimpasto" deciso da Macron è dettato dall'esigenza di assegnare una guida forte al gruppo parlamentare di "En Marche", composto da 355 deputati sui 577 che compongono la Camera bassa.
Un numero ben superiore alla maggioranza assoluta di cui il Presidente aveva bisogno per appoggiare le sue future riforme su lavoro, sicurezza e trasparenza.
Le elezioni legislative a doppio turno delle ultime due settimane hanno sorriso alla nuova formazione politica del presidente, che in base alla costituzione francese - va ricordato che la Francia è una repubblica semipresidenziale - si sceglie il presidente del consiglio e i ministri, essendo autorizzato a nominarli e destituirli a sua discrezione.
La scelta di trasferire Ferrand dal Ministero della Coesione al Parlamento è dettata, secondo una fonte citata dal quotidiano francese Figaro, dalla necessità avvertita da Macron che "il gruppo di En Marche sia guidato da una persona forte e di fiducia assoluta del presidente, che conosca le regole della politica e i militanti del partito. È il ritratto di Ferrand", la versione della fonte.
Intanto il primo ministro francese, Edouard Philippe, dopo le
elezioni legislative ha consegnato le sue "dimissioni di cortesia" nelle mani di Emmanuel Macron ed è stato riconfermato nel suo incarico dallo stesso presidente francese.Philippe formerà il nuovo governo entro mercoledì.
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