Prima erano arrivate le pesanti accuse da parte di due donne, inclusa la scrittrice femminista Henda Ayari, che sostenevano di essere state stuprate da Tariq Ramadan nel 2009 e nel 2012. Poi, due giorni fa il fermo preventivo in Francia. Ora la procura parigina ha chiesto l'incriminazione e la detenzione provvisoria per l'islamogo svizzero, discendente del fondatore dei Fratelli musulmani egiziani, Hasan al-Banna.
Ramadan è ora atteso dal giudice istruttore e deve rispondere non soltanto di accuse pesantissime, ma accompagnate da testimonianze altrettanto gravi.
"Urlavo e gli chiedevo di smetterla, ma lui mi ha preso per i capelli e mi ha trascinato per tutta la stanza fino alla vasca da bagno, dove mi ha urinato addosso", aveva raccontato une delle vittime a Le Monde e Le Parisien, parlando anche di schiaffi e pugni e sostenendo che lui avesse detto che se lo meritava per la sua scelta di non portare il velo.La Ayari invece aveva accusato il teologo di usare "l'islam per soddisfare le sue pulsioni sessuali".
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