L'ultimo saluto della regina Elisabetta a Filippo

Dal percorso del feretro all'abbigliamento degli invitati: il funerale di Filippo è esattamente come lui lo voleva

L'ultimo saluto della regina Elisabetta a Filippo

L’Operazione Forth Bridge è arrivata al culmine. Alle 15:40 (ora italiana) la bara del principe Filippo è nella Cappella di San Giorgio, circondato dai 30 invitati selezionati da Sua Maestà. Il duca aveva previsto tutto. Dalle letture ai canti. Tutta la cerimonia, molto austera, rispecchia totalmente l’amore del Principe per la vita militare e il mare. Al funerale partecipano oltre 700 i membri di esercito, marina, aviazione e marines, tra cui i soldati della King's Troop Royal Horse Artillery, che hanno sparato i colpi a salve.

La Regina saluta per l'ultima volta Filippo

La regina Elisabetta non è riuscita a trattenere le lacrime mentre entrava nella Cappella. La durata dell'omelia, anzi, per essere precisi dell'eulogia di Justin Welby, arcivescovo di Canterbury, ha rispettato la durata stabilita dal Principe. Non più di 8 minuti. Carlo e Camilla sono seduti vicini, a distanza rispetto a William e Kate e a Harry, come prescrivono le norme anti-Covid. Da notare la presenza di Penelope Knatchbull, amica e confidente di Filippo, con cui condivideva la passione per l'arte. Sua Maestà indossa l'abito nero, su cui spicca la Richmond Brooch, appartenuta alla regina Mary. La monarca l'ha ereditata nel 1953 e l'ha portata per il matrimonio dei Sussex. Alle 16:19 il decano di Windsor ha letto un brano dell'Ecclesiaste (43, 11-26) e un brano del Vangelo di San Giovanni.

Alle 16:12 il Decano di Windsor ha preso la parola: "Siamo qui oggi nella Cappella di San Giorgio per affidare nelle mani di Dio l'anima del tuo servo, il principe Filippo,duca di Edimburgo. Con cuore grato,ricordiamo i molti modi in cui la sua lunga vita è stata una benedizione per noi. Siamo stati ispirati dalla sua incrollabile lealtà alla nostra Regina, dal suo servizio alla nazione e al Commonwealth, dal suo coraggio, fortezza e fede. Le nostre vite si sono arricchite attraverso le sfide che ci ha posto, l'incoraggiamento che ci ha dato, la sua gentilezza, umorismo e umanità. Preghiamo, quindi, che Dio ci dia la grazia di seguire il suo esempio e che, con il nostro fratello Filippo, conosciamo le gioie della vita eterna".

Alle 16:44 le cornamuse delle Highlands hanno accompagnato il termine della funzione, dopo la lettura delle onorificenze del principe Filippo. Alle 16:45, invece, la Cappella si è riempita della musica dei Marines, nelle cui note riecheggiava il passato imperiale della Corona. Infine la benedizine dell'Arcivescovo e l'inno God Save The Queen. La cerimonia è finita alle 16:50 e tutto si è svolto in un'atmosfera sobria. Rimarrà, però, la sensazione che verrà associata, nel tempo, a questo funerale: la solitudine della regina Elisabetta e di Harry (oltre alla freddezza di quest'ultimo nei confronti di William). Non solo le distanze a causa del Covid, ma il senso di isolamento di una nonna e di un nipote che non riescono a parlarsi. Pur seduti lontani, Harry e la sovrana non si sono scambiati nemmeno uno sguardo. La strada verso la riconciliazione sembra davvero molto lunga.

Filippo, regista del suo funerale

Il principe Filippo è stato il “direttore d’orchestra” del suo stesso funerale, il “regista”, in un certo senso. Con grande freddezza e spirito pratico ha studiato ogni mossa con largo anticipo, come un giocatore di scacchi che programma il suo stesso destino. Non vedevamo funerali di membri della royal family dal 1997, quando morì Lady Diana. Filippo è stato così attento nella predisposizione del suo ultimo viaggio terreno, da organizzare perfino la presenza di un carro, trainato dai pony di razza Fell Balmoral Nevis e Notlaw Storm, su cui erano stati adagiati gli oggetti più cari al duca. Il berretto, la frusta e i guanti. Non si tratta di una tradizione o di una regola del protocollo, bensì di un ultimo, toccante desiderio di Filippo che ha attirato l'attenzione degli spettatori di tutto il mondo.

guanti filippo

La Land Rover disegnata dal principe Filippo

Il principe Filippo ha pensato anche all’auto che avrebbe trasportato la sua bara nell’ultimo viaggio. Si tratta di una Land Rover Defender TD5 130 elettrica di cui il marito di Sua Maestà ha curato ogni dettaglio, perfino la forma dei pomoli argentati che servono a fissare la cassa. Vi ha lavorato per 16 anni, dal 2003 al 2019, anno dedicato agli ultimi ritocchi. Naturalmente non c’è la targa, visto che la macchina non è stata progettata per andare su strada. Il tipo di veicolo, ma anche il colore, sono un simbolo evidente della sua brillante carriera militare.

Infatti Filippo ha scelto il “dark bronze green”, una sfumatura di verde che si usa abitualmente per i modelli militari. Questo fuoristrada è stato costruito nella fabbrica della Land Rover e la scelta non è casuale. Filippo ha sempre avuto una grande passione per le Land Rover, tanto da concedere, 40 anni fa, il suo patronato all’azienda che le produce. A guidare la Land Rover durante il funerale sono stati i soldati della Royal Electrical and Mechanical Engineers di cui il duca era Colonnello in Capo.

Il percorso del feretro

Il funerale del principe Filippo segue un programma molto rigido. Alle 11 (ora di Londra) la bara è stata spostata dalla cappella privata alla Inner Hall del Castello di Windsor. Di questo compito solenne sono stati incaricati i membri della Queen’s Company del Primo Battaglione delle Grenadier Guards. Alle 14.20 i membri della royal family che non parteciperanno alla processione a piedi, tra cui Sua Maestà, si avvieranno in auto St. George’s Chapel.

Alle 14.27 la Land Rover con le spoglie di Filippo è arrivata alla George IV Gate per poi fare un giro in senso orario nel Quadrangolo e avviarsi alla Equerries Entrance. Alle 14:38 la bara ha attraversato la Inner Hall per arrivare alla State Entrance ed è stata adagiata sulla Land Rover. Alle 14:40 è iniziata la processione dei Windsor e la musica è stata interrotta. Proprio in questo frangente abbiamo visto William e Harry camminare distanti, in mezzo a loro il cugino Peter Phillips, figlio della principessa Anna. Alle 14.41 il feretro ha incrociato la royal family all’altezza della State Entrance.

Alle 14:44 la regina Elisabetta si è unito al corteo rimanendo, insieme a una dama di compagnia, sulla sua State Bentley. Alle 14:45 sono stati sparati dei colpi, come ultimo omaggio al duca, dalla East Lawn. Alle 14:53 la Land Rover è arrivata alla St. George’s Chapel e alle 3 in punto è stato rispettato un minuto di silenzio in onore del principe Filippo. Un ultimo particolare: il consorte della sovrana ha stabilito che, a trasportare la sua bara, non fosse solo la Land Rover, ma anche un cocchio da lui stesso disegnato e trainato dai suoi due pony di razza Fell, Balmoral Nevis e Notlaw Storm.

Dopo le esequie

Il duca di Edimburgo riposerà nella Royal Vault, la Volta Reale che si trova sotto al Coro della St. George’s Chapel. Questa, però, non sarà la sua ultima dimora. Quando anche la regina Elisabetta morirà, entrambi verranno trasferiti nel King George VI Memorial Chapel (una parte della Cappella di San Giorgio). Lì, infatti, riposano Giorgio VI, la Regina Madre e la principessa Margaret. Su precise istruzioni del principe Filippo, quando la bara verrà calata nella Volta Reale dovrà suonare la Action Stations, la chiamata alle armi navale. Una curiosità: nel 1969, quando la principessa Alice, madre di Filippo, morì venne interrata nella Royal Vault. Vi rimase fino al 1988, quando le sue spoglie vennero trasferite, in rispetto ai suoi ultimi desideri, a Gerusalemme.

La dignità di una Regina

Sua Maestà, accompagnata da una dama di compagnia, è arrivata alla St. George’s sulla State Bentley Limousine. Elisabetta ha ricevuto quest’auto nel 2002, in occasione del suo Giubileo d’Oro. Pensate che questo gioiello della tecnologia può arrivare a 209 Km/h. La regina Elisabetta ha indossato un abito da lutto, dress code imposto a tutti i suoi famigliari. Nessuno, infatti, può sfoggiare l’uniforme. Un escamotage studiato per evitare polemiche e umiliazioni al principe Andrea, ritiratosi a vita privata dopo lo scandalo Epstein e al principe Harry, a cui la regale nonna ha tolto i gradi militari dopo l’abbandono della royal family. La regina Elisabetta non ha indossato il velo nero, un accessorio che, per tradizione, è destinato a essere portato esclusivamente durante le esequie di sovrani. Ha, però, mettere la mascherina, come prescrivono le regole anti-Coronavirus.

Le medaglie di Filippo

Prima della funzione religiosa, che è durata non più di 8 minuti, è stata sistemata, su nove cuscini, una selezione delle medaglie e delle decorazioni ricevute dal principe Filippo. Quest’ultimo ne ha una collezione incredibile, proveniente da 50 Paesi del mondo.

Tra le più importanti che sono state esposte c’è quella dell’Order of The Brilliant Star of Zanzibar, ricevuta nel 1963. Per un uomo come Filippo, che ha dedicato gran parte della sua vita all'esercito, non c'è miglior omaggio di questo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica