Gentiloni chiama i marò

Il neoministro assicura: "Il dossier è in cima all'agenda". Ma è solo l'ultimo alla Farnesina che si occupa del caso

I marò italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre
I marò italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre

Ieri ha giurato da ministro degli Esteri e stamattina alla Farnesina ha ricevuto le consegne dall'ex ministro Federica Mogherini. Subito dopo Paolo Gentiloni ha chiamato i due marò, accusati in India di aver ucciso due pescatori.

Lo ha detto lui stesso, rivelando che "le prime telefonate stamattina sono state a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone" per confermare "la continuità dell’impegno del governo" e perché il loro dossier è "in cima alla nostra agenda".

I due sono stati arrestati il 14 febbraio 2012, quando al ministero degli Esteri c'era Giulio Terzi di Sant'Agata, dimessosi nel marzo 2013 in contrasto con il governo che rispedì i fucilieri in India dopo un permesso speciale che li aveva riportati in patria.

Fu sostituito ad interim dal premier Mario Monti, finché alla Farnesina non arrivò Emma Bonino. Poi è stata la volta di Federica Mogherini e ora quella di Paolo Gentiloni. Tutti hanno promesso di occuparsi del caso in prima persona. Ma finora nessuno è riuscito a risolvere la questione.

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