È il principale sospettato della morte del bambino di otto anni, finito sotto al treno ad alta velocità in arrivo, ieri, nella stazione di Francoforte; sui binari, insieme al piccolo era finita anche la madre che, però, è riuscita a salvarsi. Ma a ricercarlo, in queste ore, è anche la polizia svizzera. A riferirlo è stato il presidente della polizia federale tedesca, Dieter Romann, durante una conferenza stampa a Berlino, insieme al ministro dell'Interno, Horst Seehofer.
Chi è il presunto responsabile
All'uomo, un cittadino di origini eritree, che è comparso oggi per la prima volta davanti al giudice per le indagini preliminari, è stato contestato il reato di omicidio e tentato omicidio. Secondo le prime ricostruzioni, il presunto autore del gesto era considerato ben integrato. Sposato e padre di tre figli, aveva un'occupazione stabile ma era arrivato in Svizzera senza alcun permesso, nel 2006. Due anni dopo gli era stato concesso il diritto di asilo.
Perché era già ricercato
Le forze dell'ordine elvetiche lo stavano ricercando dopo che aveva minacciato la propria vicina di casa con un coltello, per poi rinchiuderla nell'abitazione e darsi alla fuga. Sempre in Svizzera, si sarebbe fatto notare per reati analoghi in precedenza. Secondo gli inquirenti svizzeri, si ipotizza che l'uomo sia affetto da una malattia di natura psichica. In base ad alcune ricostruzioni, l'uomo aveva tentato di far cadere anche un'altra donna di 78 anni, ma questa era riuscita a evitare la caduto.
Un "omicidio a sangue freddo"
Quanto accaduto ieri nella stazione tedesca ha scosso profondamente l'opinione pubblica: "È stato un omicidio a sangue freddo, un delitto spaventoso", ha dichiarato Seehofer. Che ha immediatamente interrotto le proprie vacanze subito dopo aver appreso dell'accaduto e ha aggiunto: "Un fatto del genere ci lascia senza parole e ci colpisce in mezzo al cuore, si farà tutto il possibile per condurre il responsabile a una giusta punizione".
Il tema della sicurezza
Seehofer ha anche annunciato nuovi colloqui tra il proprio ministero, le ferrovie tedesche e il dicastero dei Trasporti per migliorare la sicurezza nelle stazioni. Tra le ipotesi c'è quella di installare delle apposite barriere lungo i binari o anche quella di un potenziamento della sorveglianza video e più personale per le forze di sicurezza. "Abbiamo bisogno di maggiore presenza di polizia nelle stazioni. Il tema è la vita umana, l'argomento denaro non mi interessa affatto".
Secondo quanto riportato da Repubblica, l'attacco è avvenuto a nove giorni da un incidente dalla stessa dinamica: una donna di 34 anni era stata spinta al passaggio di un treno a Voerde, nello stato del Renania settentrionale Westfalia. Per il gesto era stato fermato un 28enne serbo kosovaro, identificato solo come Jackson B. Anche in quel caso l'uomo non conosceva la sua vittima.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.