Mentre è ancora forte l'emozione per l'attentato di Nizza, e l'attenzione dei media è tutta concentrata sulla situazione in Turchia, passa quasi in secondo piano l'ennesima strage sfiorata a Gerusalemme, dove è stato sventato un attentato su un tram.
La polizia israeliana ha arrestato un palestinese che, nello zainetto, trasportava esplosivi fatti in casa. L'uomo, un giovane di 21 anni residente in Cisgiordania, stava per salire su un tram nel centro di Gerusalemme, vicino a King George Street, secondo quanto riferito da un portavoce della polizia. .
Testimoni oculari hanno riferito che pochi istanti prima del fermo, le forze di sicurezza hanno fatto allontanare tutte le persone presenti, hanno chiuso i negozi e transennato l'area. La polizia ha trovato diverse bombe artigianali: sul posto sono intervenuti gli artificieri. Le vie limitrofe sono state chiuse al traffico e la circolazione della metropolitana leggera in quel tratto è stata sospesa.
La dinamica dell'arresto
Una guardia drusa, insospettita dall'atteggiamento del giovane, lo ha interpellato in arabo mentre un altro collega guardava la sua borsa, dove sono state trovate diverse bombe
artigianali. Il palestinese, proveniente da Beit Ula, a nord ovest di Hebron, ha poi confessato: aveva intenzione di far esplodere diverse bombe sul metro leggero.
Il sindaco di Gerusalemme
Nir Barkat, primo cittadino di Gerusalemme, osserva che "grazie alla vigilanza delle guardie della metropolitana leggera, è stato sventato un grande attentato". E prosegue: "Il nostro messaggio al pubblico è continuate la vita normale, siate in allerta e non arrendetevi al terrorismo. Dobbiamo dare la caccia ai terroristi ovunque".
"Sembra che il piano fosse un attacco alla metropolitana leggera - ha detto
il capo del distretto di polizia di Gerusalemme, Yoram Halevi - nella sua borsa sono stati trovati anche dei coltelli, pare che il terrorista avesse preparato un attacco con accoltellamenti ed esplosioni".
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