Un isolotto a 500 metri dall’isola di Hokkaido, in Giappone, è letteralmente scomparso. In un giorno, Esanbe Hanakita Kojima, una piccola isola apparentemente insignificante nell’estremo nord del Giappone si è inabissata senza che gli abitanti locali né le autorità si rendessero conto di quanto era accaduto.
Gli scienziati hanno provato a dare una risposta al mistero. E la soluzione sembra essere molto semplice: la zona è frequentemente colpita da burrasche. Negli ultimi tempi, la violenza dell’acqua, le grandinate e il movimento incessante delle onde hanno provocato la lenta e inesorabile erosione dell’isolotto. Di lì l’affondamento dell’isola.
La notiza potrebbe apparire irrilevante. Gli stessi pescatori non frequentavano l’area perché ritenuta pericolosa perché pinea di scogli che si nascondevano tra le onde dell’oceano. Ma il problema esiste ed è di natura politica. L’isola di Esanbe Hanakita Kojima, infatti, è davanti alle coste di Hokkaido, ma è soprattutto parte delle isole del mare di Ochotsk, le Curili, contese fra Russia e Giappone. Dal momento che l’isola era stata ufficialmente riconosciuta, di fatto Tokyo ha perso uno dei punti di demarcazione del confine disputato, perdendo un’area di Zona economica esclusiva (Zee). In sostanza, le acque territoriali giapponesi avranno 500 metri in meno.
La Guardia Costiera nipponica sta provvedendo a rintracciare di nuovo l’isolotto, dopo che da circa
trent’anni era riuscita a definirla isola (si ergeva a circa 1,5 metri sul livello del mare). Ma sembra difficile che i giapponesi possano ritrovarla. Gli scienziati e i rilevamenti fotografici non danno più traccia dell’isolotto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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