Rom la sequestrano, torturano e seviziano. Poi la lasciano morire in strada

La 22enne ha subito ore di torture prima di essere abbandonata nuda e ferita in mezzo ad una strada: “Pensavo di morire”

Rom la sequestrano, torturano e seviziano. Poi la lasciano morire in strada

Un vero e proprio incubo, quello vissuto da una cameriera inglese di 22 anni ad Albufeira (Portogallo), città nella quale la giovane lavorava prima del drammatico episodio raccontato sulle pagine del “Sun”.

Leighanne Rumney, questo il nome delle ragazza, è stata sequestrata e seviziata dalle sue aguzzine, due donne di etnia rom. Queste ultime, rispettivamente madre e moglie di un uomo appartenente alla medesima etnia, sospettavano erroneamente che la 22enne si fosse invaghita di lui ed avesse iniziato anche a frequentarlo. La realtà, tuttavia, era completamente diversa. Era stato l’uomo ad invaghirsi di lei ed a frequentare più assiduamente l’"Hot Shot Bar" dove lavorava tentando ogni tipo di approccio, sempre respinto dalla giovane cameriera.

“Avevo notato che quest'uomo era interessato a me quando lavoravo al bar, ma non gli ho mai dato corda né l’ho mai frequentato. Tuttavia la sua famiglia era certa che avessimo una relazione e non mi hanno ascoltato quando ho cercato di spiegare che non stava succedendo niente. Ero molto ingenua e ho commesso l'errore di accettare da loro un passaggio verso casa, quando ho capito che ero nei guai. Hanno guidato per 45 minuti verso un posto remoto, poi da una borsa hanno preso un coltello e delle forbici”.

Inizia quindi una sorta di rituale punitivo. La 22enne viene umiliata dalle due aguzzine, che la spogliano e poi rasano i suoi lunghi capelli biondi. Il supplizio era però appena iniziato. Le donne hanno iniziato a seviziarla con il coltello, pugnalandola ripetutamente alla schiena, e facendole perdere molto sangue. “Ero convinta che mi avrebbero uccisa. Avevo così tanta paura addosso da non riuscire a muovermi né a parlare mentre mi torturavano”. Un’altra terribile immagine che ricorre nella mente della giovane è il momento in cui è stata filmata col cellulare da una delle due durante le sevizie.

Dopo quegli attimi infernali, la 22enne è stata abbandonata in mezzo ad una strada. “Mi hanno lasciata a morire”, ricorda la giovane. “L'unica ragione per cui sono viva oggi è che quando sono arrivata sulla strada con la poca forza che mi era rimasta, è passata un’auto. Sono letteralmente saltata davanti alla macchina per essere sicura di ricevere aiuto. Il ricordo successivo è l’ospedale.

Secondo i referti medici Leighanne aveva perso almeno due litri di sangue, cosa che costrinse a ricorrere ad un intervento chirurgico d’urgenza. I traumi però sono ancora troppo vivi per poterli lasciare alle spalle. “Non riesco più a fare una doccia. Lo scorrere dell’acqua sulla schiena mi ricorda il sangue che colava dai tagli inferti”.

Le due

aguzzine, Rute Isabel Almeida, 40 anni, e Eliana Carvalho, 24 anni, andranno davanti ai giudici in un tribunale dell'Algarve mercoledì prossimo, insieme al presunto autista e complice Tiago Soutenho, 22 anni.

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