Se la notizia dovesse essere confermata, la monarchia britannica non sarebbe più la stessa. Carlo d'Inghilterra, principe di Galles, non regnerà più da Buckingham Palace. La storica residenza ufficiale della famiglia regnante è infatti stabilita nel settecentesco edificio neoclassico in pieno centro a Londra sin dal regno della Regina Vittori, che vi trasferì la corte nel 1837.
Da allora vi hanno dormito centinaia - forse migliaia - di teste coronate, il meglio dell'aristocrazia europea di tre secoli. Eppure con l'avvento di Carlo sul trono che ora è di Elisabetta II il mito di Buckingham Palace potrebbe tramontare. Troppo antiquata e fastosa quella residenza d'altri tempi, troppo grande per un Re che vuole regnare in stile low profile come Carlo.
In effetti i 77mila metri quadri e le 775 stanze incuterebbero un po' di timore a chiunque, anche in considerazione del fatto che la manutenzione del palazzo non è proprio quella che si definirebbe ordinaria amministrazione. Va detto, ad onor del vero, che nonostante la residenza della Regina sia proprietà dello Stato, le riparazioni vengono addebitate alla Corona. E a chi replicasse che per varare l'ultimo restauro da 369 milioni di sterline il governo ha aumentato l'appannaggio di Sua Maestà bisognerebbe ricordare che le proprietà della Corona sono gestite dal governo, che a sua volta ne versa alla Sovrana appena il 15%.
Costi a parte, è facile intuire che dietro alla scelta dell'erede al Trono vi sia soprattutto un motivo d'immagine: secondo il Times, il principe potrebbe semplicemente scegliere di restare a Clarence
House, la modesta residenza vicina al parco di St James. L'attuale reggia verrebbe riconvertita in parte a museo e in parte verrà adibita ad uffici. Con tanti saluti per gli amanti della favola della monarchia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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