"Guerre commerciali sono facili": Trump irrita l'Europa e la Russia

Scoppia una nuova battaglia sui dazi commerciali. Trump: "Una guerra facile da vincere". Europa e Russia irritate, borse a picco

"Guerre commerciali sono facili": Trump irrita l'Europa e la Russia

"Quando un Paese (gli Stati Uniti) perde molti miliardi di dollari negli scambi commerciali con praticamente tutti i Paesi con cui fa affari, le guerre commerciali sono buone e facili da vincere".

Basta un tweet in cui Donald Trump torna a difendere i dazi commerciali per irritare l'Europa e preoccupare Mosca. "Per esempio, se siamo sotto di 100 miliardi di dollari con un certo Paese che si prende gioco di noi, basta non commerciare più e vinceremo alla grande. È facile", attacca il presidente degli Stati Uniti, annunciando pesanti dazi sull'import di acciaio e alluminio.

Parole che hanno portato Steffen Seibert, il portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel, a dire che la Germania "respinge" la stretta protezionistica che minaccia "fortemente" le industrie del settore. Il governo di Berlino, dice Seibert, "respinge questi dazi", che non consentono di regolare il problema della sovracapacità mondiale della siderurgia. Secondo Seibert, una "guerra commerciale non è nell'interesse dell'economia americana".

Stessa reazione per l'Unione europea: "L'Europa reagirà con decisione e in modo proporzionato per difendere i suoi interessi e nei prossimi giorni presenterà una proposta di contromisure compatibili con le norme del Wto contro gli Stati Uniti riequilibrare la situazione", dice il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker.

E anche Mosca si ritiene "preoccupata" per la decisione di Trump. Mosca fa sapere che si appresta ad "analizzare attentamente" le sue relazioni commerciali con Washington. "È una situazione che merita la più grande attenzione, dice il portavoce di Vladimir Putin, Dimitri Peskov, "Numerose capitali europee hanno già espresso la loro grande preoccupazione per questa situazione. Condividiamo questa preoccupazione e analizzeremo attentamente la situazione riguardante le nostre relazioni commerciali con Washington".

Intanto le Borse europee calano a picco: Milano e Francoforte perdono rispettivamente il 2,13% e il 2,22%. Parigi l'1,82% e Londra lo 0,94%. Nel prelistino di Wall Street il Dow Jones scende di 200 punti.

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