"Qui si fa la Storia". L'incontro che può cambiare la guerra

I tre capi di governo ricevuti nella capitale ucraina dal presidente Zelensky: "L'Ucraina può contare sui suoi amici"

"Qui si fa la Storia". L'incontro che può cambiare la guerra

Nel pomeriggio di questa delicata trasferta a Kiev sono arrivate alcune foto. Mostrano i principali protagonisti seduti all'interno di un vagone ferroviario in viaggio verso l'Ucraina mentre osservano alcune mappe poste sul tavolo.

I protagonisti non sono visitatori qualsiasi. Si tratta, al contrario, di tre capi di governo di altrettanti Paesi dell'Ue. Da un lato c'è il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, accompagnato dal vice Jaroslav Kaczynski, il primo ministro ceco Petr Fiala e il primo ministro sloveno Janez Jansa. Con loro, a fare gli onori di casa, sul treno c'era anche il premier ucraino Denis Shmyha. La destinazione finale del viaggio è stata il palazzo presidenziale di via Bankova nella capitale ucraina.

Qui hanno incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un colloquio in primo luogo simbolico. Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia hanno voluto esprimere, anche a nome di molti dei Paesi orientali dell'Ue, la propria solidarietà all'Ucraina. C'è stato poi un significato politico ben preciso: l'est Europa non ha intenzione di lasciare isolato il governo di Kiev.

“La vostra visita a Kiev in questo momento difficile per l'Ucraina è un forte segnale di sostegno – ha dichiarato Zelensky – Lo apprezziamo davvero”. Il presidente ucraino è tornato a chiedere misure concrete a sostegno della causa di Kiev. “Stanno bombardando ovunque – ha proseguito Zelensky – Non solo Kiev, ma anche le aree occidentali”.

Per il presidente ucraino inoltre si è trattato del primo incontro con dei capi di governo dall'inizio della guerra. Fino a oggi Zelensky ha visto i suoi omologhi europea in videoconferenza dal suo ufficio di Kiev. Da lì non si è mai spostato e per ovvie ragioni di sicurezza nessuno era ancora arrivato a fargli visita.

Il viaggio dei tre premier non è stato certo tra i più semplici e non ha avuto luogo nel migliore dei periodi. La capitale ucraina è sotto il fuoco russo, da due notti i bombardamenti riguardano anche il centro e dalle 20:00 è scattato il coprifuoco di 36 ore per tutti i cittadini rimasti a Kiev. Con lo spazio aereo chiuso, i capi di governo arrivati qui hanno dovuto attraversare l'Ucraina occidentale in treno non senza pericoli.

“È qui, nella Kiev dilaniata dalla guerra, che si fa la storia – ha scritto su Twitter il premier polacco Mateusz Morawiecki – È qui che la libertà combatte il mondo della tirannia. È qui che il futuro di ciascuno di noi è in bilico. L'Ue sostiene l'Ucraina, che può contare sull'aiuto dei suoi amici”. Per il capo del governo di Varsavia, la priorità è “fermare questa tragedia che si sta svolgendo nell'est il più rapidamente possibile”.

La missione diplomatica, annunciata all'ultimo minuto per motivi di sicurezza, è stata

concordata con il presidente della commissione europea Ursula Von Der Leyen. Nelle prossime ore, mentre Kiev si prepara a una nuova nottata di guerra, si conosceranno meglio i dettagli degli incontri tra i principali protagonisti.

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