I russi ora avanzano a Est di Kiev. Visa e Mastercard lasciano Mosca

Movimenti militari russi sono stati segnalati dagli ucraini in alcune zone alla periferia est di Kiev, aprendo di fatto un nuovo fronte attorno la capitale

I russi ora avanzano a Est di Kiev. Visa e Mastercard lasciano Mosca

L'accerchiamento di Kiev nelle ultime ore sta riguardando i settori orientali della capitale ucraina. È questa la novità più importante emersa dalla notte appena trascorsa. Le truppe di Mosca sono segnalate nelle località di Borsipyl e Brovary, lontane non più di 20 km dal centro.

A riferirlo sono state le stesse autorità ucraine, secondo cui si starebbe combattendo per evitare che i soldati russi accerchino la città da est. Altri importanti movimenti militari sono segnalati nell'area di Kozeletz e non lontano dalla centrale idroelettrica di Kaniv.

Secondo gli alti comandi ucraini, le difficoltà e lo stallo dell'avanza russa da ovest e dall'area settentrionale di Gostomel, hanno fatto sì che da Mosca si scegliesse l'apertura di un nuovo fronte. Kiev adesso rischia di essere circondata esattamente da tre lati, completando quindi quello che probabilmente era già il piano originale dei russi. Ossia lasciare libero un solo fianco per eventuali corridoi umanitari e attestarsi a pochi chilometri dal centro nelle restanti parti del perimetro urbano.

Nuovi bombardamenti su Kharkiv

Intanto nel corso della notte sono stati segnalati nuovi raid su Kharkiv, secondo città del Paese e “capitale” dell'est dell'Ucraina. È la città che, fino a questo momento, ha subito le peggiori conseguenze dell'offensiva russa. Qui i bombardamenti da giorni stanno coinvolgendo anche il centro cittadino e non solo la periferia, come avviene invece in gran parte degli altri fronti ucraini.

La gente vive in preda al panico nei rifugi oppure asserragliata a casa. Secondo le testimonianze arrivate negli ultimi giorni, la più grande paura è rappresentata proprio dai bombardamenti. Nella notte appena trascorsa sono state innumerevoli le esplosioni avvertite dai cittadini.

Attesa per Mariupol

Non sono emerse invece novità per la città di Mariupol, nel sud del Paese. Ieri qui era stato proclamato un cessate il fuoco per l'evacuazione dei civili e l'istituzione di un corridoio umanitario.

Ma tutto è fallito, l'accordo è saltato e i civili sono tornati a vivere nei rifugi. Tuttavia gli stessi ucraini e le stesse autorità locali hanno dichiarato sabato pomeriggio di essere ancora in contatto con le forze russe per concordare un nuovo cessate il fuoco. Al momento però non si hanno notizie. E Mariupol rimane accerchiata, senza vie di fuga per i civili.

Si combatte a Chernihiv e Mykolaiv

Lo stato maggiore ucraino ha fatto sapere anche di nuovi combattimenti ingaggiati con i russi attorno due grandi città. La prima è quella di Chenihiv, a metà strada tra Kiev e Sumy. Si tratta di un'importante località dove le truppe di Mosca sono già avanzate nei giorni scorsi senza però penetrare nel centro urbano. Visto il nuovo fronte aperto a est della capitale ucraina, conquistare Chenihiv risulterebbe fondamentale per proteggere il fianco dell'avanzata nei quartieri orientali di Kiev.

A Mykolaiv invece, nel sud del Paese, i russi sono arrivati dopo la conquista di Kherson. La città, circa mezzo milione di abitanti, è a metà strada tra il fiume Dnepr e Odessa. Dunque per Mosca arrivare da queste parti vuol dire mettere una seria ipoteca proprio sulla conquista di Odessa, forse l'obiettivo strategico più importante assieme a Mariupol nel sud dell'Ucraina.

"Nuova grande offensiva russa in 24-48 ore"

Secondo diversi analisti militari Mosca avrebbe attuato negli ultimi giorni un'attenuazione dei propri sforzi militari. Una sorta di "cessate il fuoco unilaterale". Si è continuato sì a combattere, ma con minore intensità. Il tutto forse per consentire ai propri uomini di rifiatare e per consolidare le posizioni già prese. Ma entro le prossime ore, la Rssia potrebbe nuovamente premere sull'acceleratore. "Entro 24-48 ore - si legge in un report del think tank americano Institute for the Study for War - i russi potrebbero portare avanti nuovi grani offensive su tutti i fronti già aperti".

Visa e Mastercard sospendono le proprie attività

Novità anche sul fronte delle sanzioni. Visa e Mastercard, le due aziende principali nel settore dei servizi per i pagamenti, hanno annunciato di aver sospeso le proprie attività in Russia. Si tratta di una nuova manovra che rischia di mettere ancor di più all'angolo Mosca sul fronte economico, dopo le numerose pesanti sanzioni già inflitte da Stati Uniti e Unione Europea.

"Siamo obbligati ad agire in seguito all'invasione non provocata della Russia dell'Ucraina e agli eventi inaccettabili a cui abbiamo assistito - ha dichiarato Al Kelly, presidente e amministratore delegato di Visa - Ci rammarichiamo per l'impatto che ciò avrà sui nostri stimati colleghi e sui clienti, partner, commercianti e titolari di carte che serviamo in Russia. Questa guerra e la continua minaccia alla pace e alla stabilità richiedono che rispondiamo in linea con i nostri valori".

I vertici di Sberbank, la principale banca russa, hanno rassicurato gli utenti dichiarando che le ultime mosse di Visa e Mastercard non avranno alcun impatto sulle carte di credito già in circolazione.

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