Il giorno dopo l’attentato (che ha fatto segnare un bilancio di 38 morti e 36 feriti), 2500 turisti inglesi e 600 belgi hanno già lasciato Sousse. Il premier tunisino Habib Essid, nel frattempo, ha blindato con l’esercito tutti gli alberghi e i resort delle principali località turistiche e ha richiamato in servizio i riservisti per garantire la sicurezza nel Paese.
Dal primo luglio entreranno in vigore le nuove norme sull’anti-terrorismo che prevedono lo schieramento dei riservisti nei “siti sensibili e nei luoghi che possono essere obiettivo di attacchi terroristici”, come annunciato dal premier Essid che ha anche ordinato la chiusura di 80 moschee colpevoli di incitare all’estremismo islamico.
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