Chérif Kouachi, uno dei due fratelli autori dell'attentato contro Charlie Hebdo, nel 2010 fu interrogato dalla polizia in un'inchiesta su possibili evasioni da parte di detenuti.
Sul computer del futuro terrorista i poliziotti trovarono - tra le altre cose - anche un buon numero di immagini pedopornografiche in cui erano presenti bambini e ragazzi "violentati da adulti" o mentre "praticavano sesso orale", come racconta le Canard Enchaîné.
Per il possesso di foto pedopornografiche, la pena in Francia è di due anni di prigione e di 30mila euro d'ammenda. L'inchiesta del 2010, però, si concluse con un nulla di fatto.
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