Da Nizza (Francia)
Quando di buon mattino i ragazzi del Front National di Nizza ci fanno entrare nella loro sede cittadina, per prima cosa tengono ad esporre la bandiera tricolore. “È il gesto più importante della giornata”. All'interno delle tre stanze che fungono da sezione, statue di Giovanna d'Arco, locandine elettorali e l'immancabile fiamma tricolore. In un angolo un manifesto che ricorda come il Front sia il primo partito di Francia.
“I partiti tradizionali sono terrorizzati e farebbero di tutto pur di darci contro - spiega ai microfoni del Giornale.it Marc-André Domergue, segretario dipartimentale per le Alpi Marittime – Sia i socialisti di Hollande che l'Ump di Sarkozy hanno basato il proprio programma elettorale, alle ultime amministrative, su un solo punto: demonizzare il Front National.
E il primo strumento per raccogliere consensi, spiega Domergue, è una gestione opportunistica dell'emergenza immigrazione. Come farebbe, ad esempio, il sindaco di Nizza Christian Estrosi: “Davanti agli elettori spergiura che combatterà l'immigrazione clandestina, ma in realtà apre le porte ed è ben contento di assegnare a tutti gli immigrati che arrivano tutta una serie di benefit sociali. Che puntualmente si tramutano in altrettanti voti, una volta che gli immigrati vengono naturalizzati”.
Il problema non è limitato però alla sola Nizza: nel mirino del Front National c'è anche il governo socialista di Manuel Valls. “Hollande spedisce i poliziotti al confine per bloccare gli immigrati clandestini – chiosa Domergue – ma è una strategia irrealistica: c'è un poliziotto ogni trenta persone, per dieci che ne vengono arrestati, quanti ne passano?”
Senza contare che i controlli in dogana sarebbero formalmente contrari alla legge: “Impendendo la libera circolazione delle persone la Francia sta violando le leggi europee, una volta di più, ma nessuno ne parla. Noi dobbiamo denunciare questa omertà mediatica. Per l'immigrazione c'è una sola soluzione: uscire dal trattato di Schengen.”
Per quanto riguarda i confini esterni dell'Unione, al Front National non hanno dubbi: quello che serve è un'inversione di tendenza di 180°. “L'operazione Triton rappresenta la follia dell'Europa: andare a prendere i migranti al confine delle acque territoriali libiche è antiumanitario. Bisognerebbe fare come gli australiani, cercare i migranti solo per accompagnarli a casa. Le barche, peraltro sono immatricolate: se i satelliti riescono ad individuare i barconi per recuperarli, non possono risalire anche al luogo di partenza? Triton aiuta solo scafisti e terroristi, che hanno una soluzione per entrare in Europa.”
Già, perché è proprio il terrorismo islamista l'ultima preoccupazione dei compagni di partito nizzardi di Marine Le Pen. “Recentemente c'è stato un attacco all'arma bianca contro un militare in centro città: il terrorista veniva dalla banlieu di Cannes, dove ci sono molti estremisti. C'è tutta una fascia a rischio, dalle Alpi a Marsiglia a Lione a Parigi.
Noi delle Alpi Marittime siamo di fatto fornitori di jihadisti per la Siria. Le cantine degli islamisti sono piene di armi.”“Che a loro volta – conclude Domergue – possono circolare liberamente in Europa proprio grazie al trattato di Schengen: serve un giro di vite.”
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