"Offensiva finale iniziata", "Arriviamo a Kiev": adesso scatta l'allarme

Dopo giorni di sostanziale stallo militare il conflitto potrebbe improvvisamente inasprirsi già nell'arco delle prossime ore. Ma Kiev lancia l'allarme: "Già iniziata offensiva russa nel Donbass"

"Offensiva finale iniziata", "Arriviamo a Kiev": adesso scatta l'allarme

Da una parte le minacce del comandante delle milizie cecene impegnate nella guerra in Ucraina, Ramzan Kadyrov, in merito alla conquista di Kiev. Dall'altra l'allarme lanciato da Vadym Denysenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, secondo il quale l'offensiva finale russa nella regione orientale del Donbass è già iniziata. Unendo i due punti è facile ipotizzare l'immediato futuro: dopo giorni di sostanziale stallo militare, il conflitto potrebbe improvvisamente inasprirsi già nell'arco delle prossime ore.

L'offensiva russa

"Dal mio punto di vista, questa grande offensiva è già iniziata", ha affermato Denysenko alla Cnn riferendosi all'assalto finale che Mosca sta da tempo pianificando nel Donbass. "I russi stanno accumulando le loro forze continuano a ridistribuire le loro truppe e le loro attrezzature nelle regioni di Donetsk e Lugansk", ha detto l'alto funzionario. "Non ci sono ancora le grandi battaglie di cui si parla così tanto in questi giorni, ma in generale potremmo dire che l'offensiva è già iniziata", ha concluso.

E di offensiva, in modo ancora più esplicito, ha parlato anche Kadyrov in un video diffuso su Telegram. "Ci sarà un'offensiva. Non solo su Mariupol, ma anche su altri luoghi, città e villaggi",ha tuonato il leader ceceno. Il fido alleato di Putin, scendendo nel dettaglio, ha quindi illustrato il presunto piano dell'esercito russo. "In primo luogo libereremo completamente Luhansk e Donetsk, e poi prenderemo Kiev e tutte le altre città", ha tuonato Kadyrov, in passato – va ricordato - autore di filmati solo ed esclusivamente propagandistici.

Cosa succede sul campo

Accanto a minacce, frasi e dichiarazioni varie è importante capire che cosa sta succedendo sul terreno di battaglia. L'indizio più grande a conferma dell'offensiva russa nel Donbass è dato dal convoglio di circa 12 chilometri che Mosca starebbe spostando verso il quadrante orientale dell'Ucraina. A detta degli analistsi, e dando un'occhiata ad una cartina geografica, il primo obiettivo dell'attacco del Cremlino potrebbe essere la città di Izyum. Dopo di che, toccherebbe a Dnipro, considerata un altro "obiettivo strategico".

Il Ministero della Difesa britannico, intanto, ha affermato che un precedente utilizzo da parte dell'esercito russo di munizioni al fosforo nella regione di Donetsk accresce la possibilità di un loro futuro utilizzo a Mariupol, "qualora si intensifichi la battaglia per la città". Dall'ormai consueto bollettino dell'intelligence di Londra si apprende che i bombardamenti russi sono continuati nelle regioni di Donetsk e Lugansk, con le forze ucraine che hanno respinto molti attacchi. La scelta russa di continuare ad affidarsi a "bombe non guidate", hanno avvertito i britannici, accresce fortemente il rischio di ulteriori vittime tra i civili. A proposito di Mariupol, l'esercito ucraino ha detto che si sta preparando per "la battaglia finale" in questa città.

Nel frattempo Iryna Vereshchuk, vicepremier ucraina, è tornata ad invitare gli abitanti delle regioni di Luhansk, Donetsk e Kharkiv a lasciare le proprie abitazioni.

"Spesso la decisione di evacuare si rimanda, si pensa che tra un pò la guerra finirà. Purtroppo devo dire che non sarà così. Dobbiamo essere resilienti e molto responsabili verso noi stessi e le nostre famiglie. Se è possibile evacuare, allora per favore evacuate" ha detto.

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