La caccia al paziente zero del Covid, ovvero il primo essere umano ad aver contratto il Sars-CoV-2, potrebbe aver fatto emergere una scoperta sensazionale. Una scoperta collegata al laboratorio di Wuhan. Certo, al momento non ci sono ancora prove assolute e inconfutabili in grado di confermare o smentire l'ipotesi sull'origine del coronavirus che stiamo per raccontare. Eppure, una pista del genere rischia di mescolare tutte le carte in tavola.
Il paziente zero, il laboratorio e l'insetto misterioso
Fin qui avevamo preso per buona la versione riportata in uno studio pubblicato dalla rivista Lancet. La prima persona a cui sarebbe stato diagnosticato il Covid-19 – per la cronaca, il primo dicembre 2019, a Wuhan, in Cina – risponderebbe all'identikit di un 70enne affetto da Alzheimer. Non ci sono altre informazioni, se non che l'anziano uomo sarebbe stato ricoverato in un ospedale cittadino per poi essere trasferito (29 dicembre) allo Jinyintan Hospital dopo un peggioramento delle sue condizioni di salute.
Il Mirror dà tuttavia spazio a un'altra versione. Quella secondo cui la prima persona ad aver contratto il coronavirus non sarebbe altro che una donna cinese di 61 anni soprannominata Patient Su. La misteriosa signora abiterebbe a circa tre miglia dal Wuhan Institute of Virology (WIV), cioè dal laboratorio dal quale – a detta di alcuni esperti – sarebbe fuggiro accidentalmente il pericoloso virus che avrebbe provocato la pandemia globale. Attenzione però, perché questa versione si sofferma su un particolare nuovo di zecca: il Sars-CoV-2 sarebbe fuggito dalla struttura "grazie" a un insetto.
La scoperta porta la firma di Gilles Demaneuf, scienziato che, assieme a un team di colleghi, sta portando avanti un'indagine indipendente sulle origini del Covid. A quanto pare, la donna si sarebbe ammalata a novembre. Avrebbe manifestato sintomi analoghi a quelli provocati dal Sars-CoV-2 e, per questo motivo, sarebbe stata condotta presso l'ospedale Rongjun di Wuhan. Ricordiamo che le autorità cinesi hanno sempre fatto risalire il primo caso registrato di Covid l'8 dicembre.
Domande senza risposta
Ricapitolando: un insetto non meglio specificato, a quanto pare infetto, sarebbe fuoriuscito dal laboratorio di Wuhan e avrebbe contagiato Patient Su. La 61enne, stando alle rivelazioni del Mail on Sunday, abiterebbe in Zhoudaoquan Street, la strada che passa accanto ai laboratori cittadini, nei pressi di una rete metropolitana - la linea 2 - e anche non lontano da un ospedale dell'Esercito Popolare di Liberazione che avrebbe curato alcuni degli altri primi casi di Covid. La suddetta linea della metropolitana, inoltre, potrebbe aver contribuito a diffondere il virus in tutta la megalopoli.
Ma da dove sarebbe saltata fuori Patient Su? I dettagli sul suo conto sarebbero stati rivelati, per sbaglio, da un alto funzionario cinese. Quest'ultimo avrebbe inviato accidentalmente uno screenshot a una rivista medica nazionale contenente i dati sulla signora. Certo è che serviranno ulteriori dettagli per fare maggiore chiarezza sulla storia dell'insetto. Le domande senza risposta sono ancora numerose. Ad esempio: come ha fatto l'insetto a infettarsi in laboratorio? E poi: come avrebbe fatto, a sua volta, a contagiare la signora cinese?
Le prove sono poche e per niente schiaccianti. Innanzitutto, ammesso che il virus possa davvero essere uscito dal laboratorio, non conosciamo quale insetto lo avrebbe trasmesso a Patient Su.
Al contrario, appare più plausibile supporre che il patogeno sia stato in grado di contagiare qualche addetto della struttura. Sarebbe tuttavia interessante chiarire, una volta per tutte, l'identikit del paziente zero della pandemia di Covid. Una volta accertato questo, potrebbe essere più semplice ricostruire l'intero mosaico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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