Durante la guerra in Afghanistan aveva lavorato fianco a fianco con i soldati dell'esercito britannico, facendo da interprete con la popolazione locale. Nangyalai Dawoodzai, 29 anni, era poi fuggito dal suo Paese, minacciato di morte dai talebani.
Ora il 29enne afghano è morto suicida - riportano i media britannici - dopo che il governo di Londra gli ha negato l'asilo che gli avrebbe permesso di avere salva la vita. Dawoodzai aveva lasciato l'Afghanistan pagando per arrivare in Turchia, e poi in Italia. Fino alla Gran Bretagna, dove si è visto però chiudere le porte in faccia.
Le note di merito dell'interprete dicono che ha servito "con onore" l'esercito inglese.
Non è bastato però per bypassare le maglie strette delle regole sull'immigrazione di Londra. Una "politica vergognosa", ha commentato il liberaldemocratico lord Paddy Ashdown, che ha a lungo provato - senza successo - a intercedere per Dawoodzai.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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