Isis, Kerry: "Schiacceremo l'Isis in ogni angolo del mondo"

"Cercheremo di schiacciare Daesh da ogni angolo e togliergli rifornimenti", ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry dopo la riunione della Coalizione anti-Isis a Roma, aggiungendo però che "questa guerra sarà di lungo periodo"

Isis, Kerry: "Schiacceremo l'Isis  in ogni angolo del mondo"

Riparte da Roma l’offensiva diplomatica degli Stati Uniti per rafforzare la campagna anti-Isis. Il segretario di Stato Usa, John Kerry, fa una promessa: "Schiacceremo l'Isis in ogni angolo del mondo e gli toglieremo i rifornimenti". Poi ha però aggiunto che "questa guerra è di lungo periodo, più lungo rispetto a conflitti tradizionali. Anche con i passi avanti determinanti che ci sono stati "nella lotta all’Isis, questa lotta è un obiettivo a lungo termine", come disse all’inizio il presidente Obama.

Kerry ha poi ricordato che l’impegno della coalizione contro l’Isis negli ultimi mesi "sta facendo la differenza", l’Iraq è riuscita a riprendere Ramadi, in Siria migliaia di chilometri di territorio sono stati liberati, decine di leader jihadisti di medio e di alto livello sono rimasti uccisi nei raid da maggio. Adesso, ha aggiunto, "dobbiamo fare maggiori progressi e non dare respiro all’Isis". Accanto all’impegno militare, servirà un maggiore impegno economico per aiutare a ricostruire le città liberate a rimuovere migliaia di mine sul terreno, ha aggiunto Kerry rendendo noto che ieri l’Afghanistan ha deciso di unirsi alla coalizione anti Isis, che oggi conta sessantasei paesi.

Accanto all’impegno militare, ha aggiunto Kerry, servirà un maggiore impegno economico per aiutare a ricostruire le città liberate a rimuovere migliaia di mine sul terreno, ha aggiunto Kerry rendendo noto che ieri l’Afghanistan ha deciso di unirsi alla coalizione anti Isis, che oggi conta sessantasei paesi. La crisi siriana "peggiora giorno dopo giorno", ha ricordato il capo della diplomazia Usa. Ed ha aggiunto che "13,5 milioni di siriani hanno bisogno di assistenza umanitaria e 6 di essi sono bambini".

"Obama - ha aggiunto Kerry - non vuole un’invasione su larga scala in Siria, a meno che di armi di distruzioni di massa o di eventi particolari". E lo stesso "al momento" vale anche per la Libia.

Quanto all'apporto dell'Italia Kerry è stato prodigo di elogi: "L’Italia è stata grandiosa.

Il suo impegno nella coalizione è uno dei più grandi in termini di persone, di contributi finanziari e militari in Iraq e, in particolare, per il suo ruolo di leadership in Libia nel processo di formazione del governo".

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