Isis, Obama: "Gli Usa non si fanno intimidire, ma ci vorrà del tempo"

In visita in Estonia, il presidente Usa ha condannato l'esecuzione di Sotloff. E c'è chi in parlamento gli chiede un'azione immediata. SOSTIENI IL REPORTAGE

Il presidente americano Barack Obama
Il presidente americano Barack Obama

Per sconfiggere la minaccia rappresentati dai jihadisti dell'ISIS e costruire "la coalizione religionale necessaria ci vorrà tempo", ma gli Stati Uniti non si lasceranno "intimidire". A dirlo Barack Obama, impegnato oggi in una visita a Tallin.

In una conferenza stampa congiunta con il capo di Stato estone, il presidente ha commentato l'esecuzione del giornalista freelance Steven Sotloff, il secondo freelance americano decapitato in pochi giorni. A renderlo noto un video diffuso ieri da parte del cosiddetto Stato Islamico, la cui autenticità è stata confermata dall'intelligence. Obama si è detto "disgustato dalla barbarie" e da un "orribile atto di violenza" e ha promesso giustizia.

In una nota diffusa oggi, il senatore democratico Bill Nelson ha chiesto alla Casa Bianca di "assalire subito l'Isis, perché gli Stati Uniti sono gli unici che possano dar vita a una coalizione per fermare questo gruppo di una crudeltà barbarica". Ha anche dichiarato che porterà davanti al Senato una proposta di legge per dare al presidente l'autorità legale necessaria a colpire i jihadisti in Siria.

I due leader di repubblicani e democratici in commissione Esteri della Camera, Ed Royce ed Eliot Engel, hanno sostenuto che la minaccia giustifica una campagna aerea. Il segretario di Stato John Kenny ha condannato con durezza in un comunicato i fatti, parlando di un "atto di medievale ferocia", compiuto per mano di "un codardo celato da una maschera".

Il premier inglese David Cameron, parlando

alla Camera, ha chiarito che il Regno Unito "non si piegherà mai al terrorismo" e continuerà a combattere l'Isis in patria e all'estero. "Un Paese come il nostro - ha aggiunto - non si farà intimidire da assassini barbari".

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