Fumata bianca tra Israele ed Emirati Arabi Uniti. Grazie alla mediazione degli Stati Uniti, i due Paesi hanno raggiunto uno storico accordo che porterà alla piena normalizzazione delle reciproche relazioni diplomatiche.
L'annuncio è arrivato direttamente da Donald Trump, che su Twitter ha pubblicato la dichiarazione congiunta fatta tra Israele ed Emirati. "Oggi è avvenuta una grande svolta! Uno storico accordo è stato raggiunto tra i nostri due grandi amici: Israele ed Emirati Arabi Uniti", ha sottolineato Trump.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha commentato il raggiungimento dell'accordo con Abu Dhabi come "una giornata storica". L'erede al trono emiratino, Mohammed bin Zayed al Nahyan si è invece così espresso su Twitter: "Durante una telefonata con il presidente Trump e il premier Netanyahu è stato raggiunto un accordo per fermare ulteriori annessioni da parte di Israele dei territori palestinesi. Gli Emirati e Israele inoltre hanno raggiunto un accordo sulla cooperazione e stabilito un piano per l'avvio delle relazioni bilaterali".
Il contenuto dell'accordo
Scendendo nei dettagli, come riportato da Haaretz, Israele ha accettato di sospendere l'applicazione della sovranità sulle zone della Cisgiordania di cui era in corso il piano di annessione. Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, l'accordo di oggi è stato il prodotto di lunghe discussioni tra Israele, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti.
Fonti di agenzia confermano che nel processo di negoziazione sono stati coinvolti il consigliere del presidente Trump Jared Kushner, l'ambasciatore degli Stati Uniti in Israele David Friedman e l'inviato per il Medio Oriente Avi Berkowitz, insieme al segretario di Stato Michael Pompeo e al consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Robert O'Brien.
La dichiarazione congiunta
Nella dichiarazione congiunta si legge che i tre leader (Trump, Netanyahu e il principale Mohammed bin Zayed) hanno concordato la piena normalizzazione delle relazioni tra Israele ed Emirati Arabi Uniti. "Questa storica svolta diplomatica promuoverà la pace nella regione del Medio Oriente ed è una testimonianza della diplomazia e visione dei tre leader e del coraggio degli Emirati Arabi Uniti e di Israele nel tracciare un nuovo percorso che sbloccherà il grande potenziale nella regione", si legge nella dichiarazione congiunta.
Le delegazioni di Israele e degli Emirati Arabi Uniti si incontreranno nelle prossime settimane per firmare accordi bilaterali in materia di investimenti, turismo, voli diretti, sicurezza, telecomunicazioni e altre dossier di comune interesse, precisa il comunicato stampa.
L'intesa prevede di dare ai musulmani un maggiore accesso alla moschea di Al Aqsa a Gerusalemme est, consentendo loro di viaggiare via aereo da Abu Dhabi a Tel Aviv. La dichiarazione congiunta afferma inoltre che Emirati Arabi Uniti e Israele amplieranno e accelereranno la cooperazione per quanto riguarda il trattamento e lo sviluppo di un vaccino contro il coronavirus.
Chi critica l'accordo
Tra i critici troviamo Hanan Ashrawi, membro del Comitato esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp). Ashrawi ha puntato il dito contro gli Emirati Arabi Uniti per l'accordo siglato con Israele. "Hanno reso pubblici i loro accordi segreti di normalizzazione con Israele. Non ci fanno alcun favore. Non siamo la foglia di fico di nessuno", ha scritto su Twitter.
"Che non provi mai l'agonia di vedersi rubare il suo Paese; che non provi mai il dolore di vivere in prigionia sotto occupazione; che non sia mai testimone della demolizione della sua casa o dell'omicidio dei suoi cari. Che non ti vendano mai i tuoi amici", ha risposto la leader dell'Olp allo sceicco emiratino Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
Durissima la reazione di Hamas. Il movimento islamista palestinese ha stroncato l'intesa con parole emblematiche. "L'accordo non serve la causa palestinese e incoraggia l'occupazione a negare i diritti del popolo palestinese", ha affermato il movimento, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Non solo: un portavoce di Hamas, citato dai media israeliani, ha dichiarato che gli Emirati "hanno accoltellato i palestinesi alle spalle".
Fatah, i cui esponenti guidano l'Autorità nazionale palestinese (Anp) con sede a Ramallah, ha affermato che "Abu Dhabi ignora i suoi doveri nazionali, religiosi e umanitari nei confronti della causa palestinese".
Joint Statement of the United States, the State of Israel, and the United Arab Emirates pic.twitter.com/oVyjLxf0jd
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 13, 2020
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