Accadeva in questo giorno di 18 anni fa. Alle 8.46 dell'11 settembre 2001, una nutrita cellula terroristica di al Qaeda colpiva il centro di Manhattan, a New York, dirottando un primo aereo, partito da Boston in direzione Los Angeles, per utilizzarlo come missile contro la torre Nord del World Trade Center. Alle 9.03, un secondo aereo colpiva anche la torre Sud del complesso che sorgeva a Ground Zero e alle 9.37 un terzo aereo colpiva il Pentagono. Alle 10.03 il volo United 93 si abbatteva su Shanksville, in Pennsylvania, mentre i passeggeri cercavano disperatamente di prenderne il controllo per evitare altre stragi.
I morti del 2001
In tutto, negli attacchi compiuti dalla cellula fondata da Osama bin Laden, persero la vita 2.974 persone e ne rimasero ferite circa 6mila. Quello perpetrato dai 19 fondamentalisti islamici è considerato, oggi, una delle azioni più gravi contro gli Stati Uniti dell'età contemporanea e la peggiore dopo Pearl Harbor, nel 1941. Soltanto a Ground Zero morirono 2.106 persone, al Pentagono 125 e a Shanksville 40. A questi morti vanno aggiunti anche i 206 passeggeri decedeuti sugli aerei American Airlines Flight 77, United Airlines 175, American Airlines Flight 11. Negli attentati, circa 3mila bambini persero almeno un genitore e 100 nati nei mesi successivi a quella data non conobbero mai i loro padri.
Le vittime degli anni successivi
Secondo quanto riportato da Rainews24, le analisi per identificare altre vittime proseguono negli anni. Ma dall'ultimo anniversario, altri 22 membri dei vigili del fuoco sono morti di malattie legate all'11 settembre. Dagli attentati, le vittime sono state 213, che si aggiungono ai 343 pompieri morti il giorno della tragedia. Il numero di agenti della polizia di New York deceduti dopo quella data è arrivato a 241 ed è ormai dieci volte superiore a quello dei poliziotti che persero la vita durante gli attacchi.
Le malattie legate all'11 settembre
Le ultime ricerche (pubblicate sul Journal of the American Medical) svolte dall'Albert Einstein College of Medicine di Yeshiva University sui campioni di sangue di centinaia di membri delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco hanno mostrato che i primi a essere arrivati sul luogo dell'attentato hanno il 44% di probabilità in più di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto a quanti sono arrivati a Ground Zero successivamente. Chi, invece, ha lavorato sul posto per un periodo di sei mesi ha avuto il 30% in più di rischio di un attacco cardiaco o di un ictus.
Gli indennizzi e il fondo per le vittime
Sono più di mila le persone che, in questi anni, hanno fatto domanda al fondo di indennizzo per le vittime (Vcf), che ha l'obiettivo di risarcire per le malattie e le morti legate all'11 settembre. In totale, finora, sono stati distribuiti circa 5 miliardi e 500 milioni di dollari. Il fondo venne creato nel 2001 e ha operato fino al 2004. Dopo diversi tentativi di introdurre delle leggi a favore dei soccorritori dell'attentato, venne firmato il James Zadroga 9/11 Health and Compensation Act per riattivare il Vcf. Nel 2015, il presidente Barack Obama firmò un provvedimento per assicurare i fondi fino al 2020.
La legge "Never forget the Heroes"
Durante quest'estate, il fondo ha rischhiato di morire con l'esaurirsi delle risorse ma, dopo una battaglia da parte del comico Jon Stewart, lo scorso 29 luglio, l'attuale presidente statunitense, Donald Trump, ha firmato la legge "Never Forget the Heroes", che estende i fondi a disposizione del Vcf fino al 2090, stanziando oltre 10 miliardi di dollari.
I nuovi monoliti per i morti per le sostanze tossiche
Come ogni anno, oggi, New York ricorderà chi non c'è più ma quest'anno, durante la tradizionale lettura dei nomi di chi lì perse la vita, saranno celebrati con sei monoliti gli agenti, i vigili del fuoco, i soccorritori e i cittadini morti per gli effetti delle esposizioni alle sostane tossiche che riempirono l'aria in quella mattina di settembre. Sopra i monumenti ci sarà una scritta: "A coloro le cui azioni nei tempi di bisogno portarono a malattie, ferite e morti". La lettura dei nomi inizierà alle 8.25 a New York (le 14.25 in Italia) e sarà interrotta soltanto da quattro momenti di silenzio.
Che ricordano gli attimi in cui gli aerei colpirono il World Trade Center e il collasso delle torri. Anche quest'anno, al tramonto, il tributo luminoso con due fasci di luce proiettati verso il cielo dal perimetro dei due edifici crollati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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