Ancora una volta sotto i riflettori del mondo, ancora una volta sotto gli occhi di tutti, spettatori commossi e spettatori pettegoli, in un momento di dolore intimo e profondo. Stavolta, però, mai vicini l'uno all'altro, mai fianco a fianco dopo la frattura che si è consumata fra Harry e la Famiglia reale, dopo il trasferimento del principe negli Stati Uniti e le accuse di razzismo lanciate all'istituzione insieme alla moglie Meghan. Ventiquattro anni dopo la camminata dietro la bara della madre Diana, Harry e William si ritrovano a camminare dietro un altro feretro di famiglia, stavolta quello del nonno Filippo, morto 8 giorni fa all'età di 99 anni e di cui oggi si celebrano i funerali al castello di Windsor. Durante il corteo di 9 persone, nel quale marceranno in terza fila dietro al padre, il principe Carlo, dietro a zia Anna, zio Edoardo e zio Andrea, fra loro ci sarà il cugino Peter Phillips, figlio della principessa Anna e nipote preferito di Elisabetta II. La Regina sembra averlo scelto d'accordo con il marito, prima della morte di lui, in un'ottica di riconciliazione fra i due nipoti. «Quando Diana rimase uccisa a Parigi - ha spiegato il biografo reale Hugo Vickers - Peter fu incredibilmente tenero con i ragazzi. Penso che li aiuterà».
Ad aiutarli a camuffare gli umori sarà certamente la iattura del Covid, in questo caso una benedizione che solleverà i due fratelli dall'imbarazzo di trovarsi spalla a spalla, ora che sono sempre più distanti da quando Harry ha lasciato ogni ruolo nella Casa reale e a un anno di distanza dall'ultima apparizione in pubblico dei due, in quel marzo dell'anno scorso in cui fu gelo tra i fratelli durante il Commonwealth Day in cui faticarono persino a guardarsi negli occhi. Il distanziamento di due metri è imposto dall'emergenza sanitaria, le mascherine lasceranno scoperti solo gli occhi e i teleobiettivi proveranno a scrutare ogni alzata di sopracciglio.
Quello di oggi non sarà un momento difficile come la camminata dietro al feretro della madre, ma per i fratelli-coltelli della scena britannica sarà di certo un evento storico e complesso, che rievocherà inevitabilmente il funerale di Lady D del '97, quando William aveva 15 anni e Harry 12. «Nessun figlio dovrebbe camminare dietro la bara della madre, a nessun figlio dovrebbe essere chiesto», disse Harry quattro anni fa in un'intervista a Newsweek, dopo aver evidentemente rielaborato lo shock «di un bambino costretto» a quel sadico cerimoniale mentre è «circondato da migliaia di persone che lo guardano e altre milioni che lo fanno in tv». Allora, ad aiutare i ragazzi, intervenne proprio nonno Filippo. «La decisione non fu facile», raccontò William alla Bbc, ma fu «collettiva» per i Windsor, sempre costretti «a dover trovare l'equilibrio fra dovere e famiglia». La principessa Anna ha ricordato come fu nonno Filippo a rompere gli indugi la sera prima dei funerali, capendo il momento complicatissimo dei ragazzi: «Se volete che io ci sia, ci sarò. Camminerò con voi», disse. La comunicazione arrivò al direttore delle relazioni governative dell'ex premier Tony Blair direttamente da Filippo, come ha raccontato Anji Hunter: «Il principe ci spiegò: è per i ragazzi». Così Filippo marciò al fianco di William e Harry, insieme al fratello di Diana, Charles Spencer, e al principe Carlo. Un sostegno fondamentale per i fratelli, che in quel lontano '97 si trovarono spalla a spalla in diversi momenti della cerimonia, mentre oggi saranno separati anche in chiesa.
È con lo stesso spirito che ai funerali di Filippo nessun familiare indosserà l'uniforme militare. Per decisione della Regina.
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