Ci sarebbe la mano della Corea del Nord dietro il cyberattacco Wannacry, che lo scorso maggio paralizzò tutto il mondo. Almeno così sostiene Thomas Bossert, consigliere di Donald Trump alla sicurezza interna e all'antiterrorismo, che lo scrive in un editoriale pubblicato dal Wall Street Journal.
"Altri governi e società private sono d’accordo con noi", sostiene l'uomo della Casa Bianca, secondo cui sarebbe da imputare a Pyongyang quanto avvenne. Una rivelazione basata su "prove" che, dice Bossert, svela un attacco "codardo e costoso" di cui Kim è "direttamente responsabile".
Di fronte ai probabili dubbi, il consigliere di Trump mette in chiaro: "Non lanciamo accuse alla leggera" e ricorda come "le conseguenze e le ripercussioni di Wannacry sono andate al di là solo
dell’impatto economico. Il virus ha colpito in modo particolarmente duro il sistema sanitario inglese, mettendo vite umane a rischio".Dopo l'attacco l'infiltrazione dei sistemi informatici dei nosocomi britannici mise in difficoltà la macchina della sanità.
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