L'Arabia Saudita pronta a criminalizzare le molestie sessuali

Nei mesi scorsi molte le denunce di molestie durante il pellegrinaggio alla Mecca

L'Arabia Saudita pronta a criminalizzare le molestie sessuali

Sulla carta è una norma che avrebbe dovuto essere introdotta da tempo quella messa insieme ieri dal Consiglio della Shura, l'organo consultivo dell'Arabia Saudita, che criminalizza le molestie sessuali, introducendo pene fino a due anni di carcere e multe fino a un massimo che supera i 23mila euro per i trasgressori.

Un cambiamento che per entrare in vigore attende un decreto reale (la Shura non ha poteri legislativi) e che si inserisce in una serie di riforme varate negli ultimi mesi. Che da un lato hanno fatto dire a molti di un tentativo dell'Arabia Saudita di scrollarsi di dosso almeno una parte delle accuse che gli vengono abitualmente rivolte sul piano dei diritti umani, ma dall'altra deve fare i conti con la realtà dei fatti di un Paese estremamente conservatore.

Ne è un chiaro esempio il fatto che da qui a poche settimane a cadere sarà il divieto decennale che impediva alle donne di mettersi al volante, ma che nel frattempo una decina di attiviste che per anni hanno combattuto per l'abolizione dello stesso limite e del sistema di "tutela" da parte degli uomini che limita pesantemente le loro possibilità, sono finite in arresto, senza troppe spiegazioni da parte delle autorità.

La nuova legge contro le molestie sessuali si somma ad altre aperture: dall'abolizione della polizia religiosa all'apertura di luoghi d'intrattenimento come i cinema nel Regno dei Saud. E si affianca al tentativo di affrancare l'Arabia Saudita dalla dipendenza dal petrolio, con un forte diversificazione anche sul piano economico.

Nei primi mesi del 2018 diverse testimonianza erano emerse sulla scia del movimento "me too", con molte donne che avevano

denunciato casi di molestie sessuali avvenuti durante i pellegrinaggi dell'Umrah e del Hajj alla Mecca, obbligatorio almeno una volta nella vita per ogni musulmano in salute ed economicamente in grado di sostenere la spesa.

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