I gilet gialli di Jacline Mouraud non guardano all'Italia, non vogliono allearsi con il Movimento 5 Stelle e danno addio alle piazze.
Sulla visita di Luigi Di Maio e di Alessandro di Battista in Francia per un incontro con alcuni rappresentanti del movimento guidati da Christophe Chalençon, Mouraud ha parlato direttamente di "un'ingerenza".Intervistata da Adnkronos, la leader di "Les Emergents" ha detto: "Sono rimasta sorpresa della visita in Francia dei due esponenti grillini. Ci sono dei protocolli da rispettare e c'è da rispettare la politica interna dei rispettivi paesi. La vicenda dei gilet gialli è una vicenda franco-francese".
"Non capisco che cosa Di Maio sia venuto a fare in Francia se non una strumentalizzazione politica. Non abbiamo bisogno di politici italiani. Abbiamo dei problemi molto francesi. Trovo che sia stato un gesto molto grave, di cui non è si sono misurate le ripercussioni e che ha creato un incidente diplomatico con un paese vicino", ha sottolineato ancora Mouraud.
La 52enne pasionaria del movimento, che ha fatto nascere le proteste dei gilet gialli con un video virale di ottobre 2018 in cui contestava il caro carburanti e le misure del governo, ha anche aperto la strada a una strutturazione in chiavi partitica e senza più solo proteste di piazza. "Con 'Les Emergents' pensiamo a costruire piuttosto che distruggere o fare delle rivendicazioni nel vuoto. I gilet gialli che continuano a manifestare, anche se sono sempre di meno, devono rendersi conto che ci sono aziende e commerci che chiudono, che ci sono persone che perdono il lavoro. Bisogna porre fine a queste proteste in piazza".
E per i gilet gialli moderati si guarda alle comunali del 2020: "Stiamo mettendo a punto un programma e faremo delle vere proposte. Non avremo solo delle rivendicazioni".
Mouraud si è poi dichiarata "euroscettica" ma non a favore di un'eventuale Frexit: "Rischieremmo di perdere tutto, basta vedere i problemi del Regno Unito. Ormai penso che non abbiamo più scelta e che dobbiamo restare in Europa. Non in questa Europa attuale. Bisogna sburocratizzarla e fare dei profondi miglioramenti nel suo funzionamento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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