Un passato turbolento e oscuro quello di Christian Stefan Brückner, il pedofilo indagato per la scomparsa di Maddie McCann, la piccola bambina di Leicester sparita da Praia de Luz, in Portogallo, nel lontano 2007.
Il passato macabro del pedofilo
A 13 anni dal drammatico accadimento, il caso sembrerebbe essere di là dalla svolta definitiva. C'è un 43enne tedesco nel mirino degli inquirenti e, stando a quanto si apprende dalla stampa estera, gli indizi di presunta colpevolezza a suo carico starebbero lentamente in prove schiaccianti. L'uomo, già condannato per reati sessuali a vario titolo - 17 accertati - e traffico di droga, è ora accusato di aver ucciso Maddie, di soli 3 anni. Forse, un delitto architettato a tavolino, studiato nei minimi dettagli e dunque, con anche preterintenzionalità. La sua posizione agli atti giudiziari della vicenda, che ormai lo ha travolto come un uragano, continua ad aggravarsi, giorno dopo giorno. Dapprima, una telefonata all'amico in cui si sarebbe ''vantato di cosa avrebbe fatto alla piccola", spiegava la scorsa settimana Christian Hoppe, dell'ufficio federale tedesco per le indagini penali. Poi, i racconti di altre donne vittime di stupro da parte di Brückner che aggiungono orrore al curriculum di violenze turpi e seriali. Oggi, a parlare sono alcune delle sue innumerevoli ex fidanzate.
La testimonianza di una ex fidanzata
"Ho un lavoro orribile da fare domani a Praia de Luz. Si tratta di qualcosa che cambierà la mia vita per sempre. Non mi vedrai per un po'". Sono le parole agghiaccianti che il 43enne avrebbe confidato alla fidanzata inglese dell'epoca il giorno prima di partire per Praia de Luz, lo stesso giovedì 13 maggio in cui sparì Maddie dal resort in cui alloggia per le vacanze con i genitori. La donna, che per ragioni di privacy ha scelto di mantenere l'anonimato, soltanto adesso ricompone i pezzi del macabro puzzle sospettando che l'ex compagno si riferisse proprio al rapimento della piccola bimba inglese. Stando a quanto riporta il Corriere dela Sera, Brückner sparì per circa 3 anni dopo quella conversazione salvo poi ''riemergere'', qualche tempo più tardi, in un bar a Lagos, vicino Praia de Luz.
"Sei stato tu, vero?"
C'è un'altra donna inglese che ha offerto la sua testimonianza alla polizia tedesca che si sta occupando delle indagini. Si tratta dell'ennesima fidanzata di Brückner, compagna dell'uomo durante gli anni in cui la vicenda di Maddie era finita sotto i riflettori delle cronache internazionali. "Sei stato tu, vero?", domandò nel corso di una telefonata al giovane Stefan, al tempo, ancora incensurato. E la risposta non si fece attendere: "Non ci provare neanche", rispose con tono sibilino Brückner dall'altra parte della cornetta. La testimone è convinta che quell'affermazione, pronunciata sottovoce, fosse un chiaro indizio di colpevolezza.
Il racconto di alcune vittime
E' stata interrogata dalla polizia tedesca Nicole Fehlinger, un'altra fidanzata del pedofilo. All'epoca della relazione con Brückner, la donna gestiva una casa di accoglienza per ragazzi disadattati in Portogallo: una delle sue ospiti scappò dalla struttura per poi tornare qualche mese dopo incinta del sospetto rapitore di Maddie. Nessuna traccia, invece, della minore di origini Kosovare con cui il tedesco ebbe una relazione negli anni successivi. La giovane aveva nascosto foto a sfondo pedopornografico dell'uomo ma, per paura di ripercussioni (era vittima di violenza domestica), non lo aveva mai denunciato. Una 36enne irlandese, Hazel Behan, ha raccontato che il 43enne la stuprò nel 2004 all'interno di un resort aggredendola di notte, proprio nella stessa modalità con cui Brückner violentò un'anziana turista americana nel 2005 in Portogallo.
Altri casi sospetti di rapimento
La polizia tedesca di Stendal sta cercando di capire se vi sia una correlazione tra Brückner, sospettato del rapimento di Maddie, e la scomparsa nel 2015 di Inge, una bambina tedesca di 5 anni della Sassonia Anhalt. La piccola era sparita durante una gita con la famiglia e, dal quel momento, ne erano state perse le tracce.
All'epoca dei fatti, pare che Brückner avesse acquistato una casa a Neuwegersleben, nei pressi della storica contea di Anhalt. Riaperto anche il caso di Peggy Knoloch, una bambina di 9 anni scomparsa nel 2001 e i cui resti vennero ritrovati 15 anni più tardi: Brückner potrebbe essere coinvolto.
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