Il manifesto suprematista postato sul web prima della strage a El Paso

Il documento condiviso in rete: "L'attacco è una risposta all'invasione ispanica del Texas". L'Fbi indaga sull'autenticità del testo per capire se l'ha scritto il killer di El Paso

Il manifesto suprematista postato sul web prima della strage a El Paso

Ancora una volta gli Stati Uniti si trovano a dover fare i conti con l'ennesima strage. Quella più letale dall'inizio dell'anno è probabilmente dettata dall'odio verso gli ispanici. Ieri mattina (le 21 in Italia) Patrick Crusius, 21enne di Dallas, è entrato in un supermercato della catena "Walmart", nel centro commerciale "Cielo Vista" di El Paso, in Texas, imbracciando un Kalashnikov e ha sparato all'impazzzato sui presenti (guarda il video). Il bilancio è drammatico: 20 persone sono morte e altre 26 sono rimaste ferite (guarda il video). L'Fbi sta analizzando un manifesto suprematista di quattro pagine, intitolato The Inconvenient Truth, che potrebbe essere stato postato sul web proprio dal killer. La pista che gli inquirenti stanno seguendo è, infatti, quella del "crimine d'odio".

El Paso conta 680mila abitanti, l'83% dei quali sono di origine ispanica. Sorge di fronte alla città messicana di Ciudad Juàrez e insieme formano un'area metropolitana trans-nazionale, chiamata anche El Paso-Juarez Borderplex, di oltre 3 milioni di persone. A dividerle c'è solo il fiume Rio Grande. Il 40% della popolazione parla spagnolo, tanto che viene considerato la città con la più grande area bilingue dell'emisfero occidentale. Le persone vanno e vengono da un posto all'altro per lavorare, studiare o, più semplicemente, fare degli acquisti. Negli ultimi mesi, El Paso è diventato anche uno dei punti di ingresso degli immigrati irregolari che cercano di raggiungere l'America centrale in cerca di asilo.

È in questo contesto che ha agito Crusius. Nel manifesto, postato prima della strage sulla bacheca di 8Chan, un forum che raccoglie posizioni estremiste, l'autore, che non è ancora confermato essere Crusius, fa riferimento al massacro nelle moschee di Christchurch e alla "Teoria della Grande Sostituzione". Parla del suo odio per gli immigrati e, in modo particolare, per gli ispanici e li accusa di portare via il lavoro agli americani e di annacquare la cultura statunitense. L'attacco, si legge, sarebbe dunque una risposta "all'invasione ispanica del Texas: loro sono quelli che istigano e non io. Io sto semplicemente difendendo il mio Paese dalla sostituzione etnica e culturale portata da un'invasione".

Nel documento di quattro pagine, l'autore si scaglia anche contro i Democratici e i Repubblicani. "Le mie opinioni sull'automazione e sull'immigrazione e su tutto il resto anticipano Trump e la sua campagna elettorale".

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