Sparatoria nel supermercato: paura e sangue a El Paso

Il killer è Patrick Crusius, un 21enne di Dallas: ha imbracciato un AK-47 e ha sparato all'impazzata. Adesso è in arresto

Sparatoria nel supermercato: paura e sangue a El Paso

Una maglietta con le maniche corte, i pantaloni lunghi dal colorre chiaro, gli occhiali calcati sul naso e cuffie ficcate nelle orecchie. Patrick Crusius, 21enne di Dallas, è entrato così, imbracciado un fucile automatico, nel supermercato della catena "Walmart", che si trova nel centro commerciale "Cielo Vista" di El Paso, in Texas. Poi, dal niente, ha iniziato a sparare all'impazzata sulle persone che si trovavano nel negozio (guarda il video). Secondo le prime informazioni della polizia locale almeno in venti sono stati uccisi da questa pioggia di piombo, mentre altri ventisei sono rimasti feriti (guarda il video). Tra le vittime ci sono anche quattro bambini.

La sparatoria con il kalashnikov

America a mano armata. Di nuovo. Si tratta del decimo episodio di mass shooting dall'inizio dell'anno. A El Paso Patrick Crusius sceglie di entrare in azione durante l'ora di punta. Lo ha fatto imbracciando un AK-47 kalashnikov. Le forze dell'ordine, allertate dopo i primi colpi, sono entrate in azione intorno alle 11 di questa mattina (le 21 in Italia) e hanno immediatamente circondato e isolato l'area per neutralizzare l'attentatore. L'operazione, a cui ha partecipato anche l'Fbi e le forze speciali Swat (guarda la gallery), ha portato all'arresto del killer nel giro di poco tempo. "La sparatoria è opera di una sola persona", ha spiegato la polizia escludendo l'esistenza di complici. Per il governatore del Texas, Greg Abbott, è "uno dei giorni più sanguinosi" nella storia dello Stato del Texas.

Il manifesto suprematista

L'Fbi sta valutando l'autenticità di un manifesto suprematista intitolato The Inconvenient Truth che sulla bacheca di 8Chan, un forum che raccoglie posizioni estremiste, è stato attribuito a Patrick Crusius. Lungo quattro pagine, lo scritto è stato postato appena 20 minuti prima della prima telefonata di allarme alla polizia di El Paso e fa riferimento al massacro di Christchurch e alla "teoria della grande sostituzione". L'attacco di oggi sarebbe una risposta all'invasione ispanica del Texas e si ispirerebbe al suprematista bianco, Brenton Tarrant, autore della strage nelle moschee di Christchurch. "Loro sono quelli che istigano, non io - si legge - io sto semplicemente difendendo il mio Paese dalla sostituzione etnica e culturale portata da un'invasione". L'autore del manifesto si scaglia, poi, sia contro i Democratici sia contro i Repubblicani. "Le mie opinioni sull'automazione e sull'immigrazione e su tutto il resto anticipano Trump e la sua campagna elettorale".

Gli attacchi di massa

Con la sparatoria a El Paso torna negli Stati Uniti l'incubo per i mass shooter, folli che aprono il fuoco sui passanti. "È terribile", ha commentato su Twitter il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Che poi ha aggiunto: "Dio sia con tutti voi". Solo alcuni giorni fa due impiegati della stessa Walmart erano stati ammazzati a colpi d'arma da fuoco a Southaven in Mississippi.

Sabato scorso, invece, un 19enne di origini italo-iraniane, con simpatie suprematiste, ha aperto il fuoco sulla folla al Gillroy Garlic Festival in California e ha ucciso tre persone, tutti giovanissimi: un bimbo di sei anni, un'adolescente di tredici e un ragazzo di venticinque. "Quanti ancora devono morire prima che si faccia qualcosa", ha commentato Pete Buttigieg, il sindaco di South Bend, in Indiana, che è anche in corsa per la nomination democratica alla Casa Bianca.

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